Di cosa parla “Il terrazzino dei gerani timidi” di Anna Marchesini
“Il terrazzino dei gerani timidi” di Anna Marchesini vede come protagonista una bambina che come tutti i bambini vive ogni esperienza fino in fondo, anche il primo contatto con una farfalla che si posa fra le sue dita, anche le prime sofferenze.
La bambina de “II terrazzino dei gerani timidi” scopre che può ascoltare nel silenzio tutte le sensazioni, farlo da quell’angolo della casa che si affaccia sui tetti, quell’angolo che presto diverrà la sua stanza.
Da lì le sarà possibile riconoscere tutto ciò che è invisibile e che corre sotto la crosta del mondo, e sentire il turbamento che suscita la vita.
La mamma le ha insegnato a camminare sul dolore, ma da “Il terrazzino dei gerani timidi” emergerà la vita, la poesia, le parole dei libri, e capirà che ciò che si nasconde è più affascinante, che l’arte, come l’amore sono immortali e che bisogna cercarle, dentro di sé, nelle cose che vibrano intorno.
Un libro diverso dal solito, che mette in luce aspetti della mente spesso rimasti in silenzio e lo fa attraverso una scrittura difficile, ma apprezzabile della Marchesini.