“Storie di Uranio” di Pietro Altoburgo: una vita, tante vite
“Storie di Uranio” è un libro accattivante, che coinvolge con tutte le vicende che racconta. Lo scrittore Pietro Altoburgo riesce a raccontare fatti storici e personali intrecciandoli con grandi capacità narrative.
Fa vivere esperienze, apre porte su momenti lontani, ci fa ricordare fatti accaduti che hanno lasciato il segno. Ci fa inoltre compiere un viaggio all’interno di noi stessi, non solo a contatto con la società e un mondo sfiorato o completamente trasformato dagli eventi.
“Storie di Uranio” riesce a trattare tantissimi argomenti utilizzando personaggi che si fanno portatori di messaggi, di eventi significativi, di storie personali. Il terremoto di Amatrice, gli Anni di Piombo, la morte del lavoro, la nevicata del ’56, le neuroscienze sono solo alcuni degli argomenti presi in prestito per raccontare una storia più grande.
Una storia fatta di persone, di sentimenti, di reazioni. Mentre il nostro Paese vive le sue rivoluzioni e si modifica, mentre sopraggiunge il Covid a scatenare nuovi limiti, a spaventare, a fare morti e a dare forse anche qualche possibilità di miglioramento.
È come se questo libro raccogliesse memorie, spaccati di vita vera, racconti di generazioni che sono state, che sono cambiate, che si sono fuse.
La vita della nostra Italia raccontata attraverso passaggi importanti politici, sociali, personali, questo in fondo è il libro “Storia di Uranio”. Un calderone con elementi ben distinti, in cui vorticano emozioni, pensieri e riflessioni.
Conclusioni libro
Leggendo questo romanzo ognuno si potrà ritrovare. Sarà stimolato a ricordare, a sbrogliare la matassa guardando al futuro con rinnovata passione, sperando ovviamente nel miglioramento, avendo fiducia in un cambiamento libero dalle catene.
Sono tanti i personaggi che si susseguono, che danno un passo diverso ogni volta alla storia. Lo fanno con le esperienze, il passato da affrontare, un disagio, una difficoltà, una sfida o una rinascita di cui sono protagonisti. Ma alla fine ciò che resta è un unico racconto intenso, scritto con capacità, con parole che scorrono e in certi passaggi si aggrappano alla mente.
Quello di Pietro Altoburgo è un viaggio all’interno della vita, fino all’ultimo.