Di cosa parla Il vino della solitudine di Irène Némirovsky
Il vino della solitudine è un libro autobiografico, quello più personale di Irene Némirovsky. Appena pochi giorni prima dell’arresto, sul retro del quaderno di Suite francese, accanto al titolo Il vino della solitudine scriveva: “Di Irene Némirovsky per Irene Némirovsky”.
Evidente da subito infatti che la piccola Hélène, protagonista de Il vino della solitudine che siede a tavola composta per evitare i rimproveri della madre, sia Irene stessa; mentre la bella donna che a cena sfoglia le riviste di moda in una noiosa cittadina dell’impero russo e trascura una figlia per il giovane cugino, oggetto delle sue passioni è Fanny Némirovsky.
La protagonista di Il vino della solitudine detesta la madre, al punto da cambiarne il nome, durante preghiere serali, con quello della sua istitutrice.
Ma le cose cambiano e viene il giorno in cui sua madre inizia a invecchiare in una Parigi in cui la famiglia si è trasferita dopo la guerra, quando Hèléne ha avuto la consapevolezza del potere della donna, del suo in particolare.
A quel punto lei capisce che è arrivato il momento della vendetta, ma lei non è come la madre e sceglierà un percorso diverso.