“Il figlio smarrito” di Paolo Avanzi: la scomparsa di un figlio, la ricerca di sé
Filippo Tirsi, dirigente del personale presso la Teknovix e, sua moglie Veronica donna in carriera e cardiologa presso un ospedale milanese sono i protagonisti del libro “Il figlio smarrito” di Paolo Avanzi
I due coniugi, insieme al figlio Claudio, in apparenza, conducono una vita invidiabile tra la casa di Milano e la villa di Argegno, sul lago di Como.
Tutte queste sicurezze e la tranquillità sia economiche sia affettive sembrano sfaldarsi con la scomparsa improvvisa e inaspettata di Claudio.
Claudio, ragazzo taciturno, introverso e apatico, poco incline allo studio, subisce i continui rimproveri della madre Veronica che vorrebbe fare di lui uno studente modello e un professionista affermato.
Tutta questa situazione porta all’implosione di Claudio.
Claudio, un sabato pomeriggio di luglio, ignorando le avverse condizioni meteorologiche della zona, decide di imbarcarsi su un piroscafo e compiere il giro del lago.
Solo la domenica pomeriggio ritrovato il motoscafo, iniziano le ricerche del ragazzo senza nessun esito positivo.
L’incertezza, l’ansia, la paura dei genitori si protrae per ben quattro mesi….
Intanto, la precaria situazione coniugale tra Filippo e Veronica inizia a prendere una brutta piega.
Filippo s’imbarca in una nuova relazione con Milena, di venti anni più giovane, che lo condurrà in un vicolo cieco.
E poi, i problemi di lavoro?
Veronica porterà in casa Kevin, un surrogato di Claudio, che si approfitterà della sua buona fede.
Una sera, però, cercherà di entrare in casa…
Superata la paura iniziale, la loro vita cambierà…
Chi è lo sconosciuto?
Attraverso un’indagine personale per scoprire cosa sia accaduto al figlio, Filippo dovrà affrontare se stesso, ciò che viene dal passato e quello che si delinea per il futuro.
Commento libro
“Il figlio smarrito” di Paolo Avanzi è una sorta di manuale per genitori inesperti, per tutti quelle mamme e quei papà che vorrebbero vedere nei figli la risoluzione dei propri insuccessi nella vita.
Un figlio non è mai creato con uno stampino in base ai nostri desideri e alle nostre necessità.
Il figlio va accettato con i propri pregi e propri difetti. Questo è uno dei messaggi che si coglie leggendo l’interessante romanzo di Paolo Avanzi.