La redazione del sito Recensione Libro.it intervista lo scrittore Maurizio Preti autore del libro “Ingiustizia è fatta!”
Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro “Ingiustizia è fatta!”, cosa diresti?
La realtà è solo quello che crediamo di vedere in base alle nostre esperienze e convinzioni, ma in un mondo capovolto dove il buon senso spesso viene meno e dove i valori invertono la loro importanza non bisogna fermarsi alle apparenze, ma avere il coraggio di andare controvento per affermare la verità
Da dove nasce l’ispirazione che ti ha portato a raccontare questa storia in cui potere, mistero, omicidi e indagini sono le parole chiave del romanzo?
Dalla guerra in corso nell’est dell’Europa, che mi spaventa. Il libro nasce da uno scenario di guerra e si conclude tragicamente per tutti i personaggi coinvolti, perché il conflitto non è la soluzione, ma il preludio della fine.
Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?
Ricchezza, potere e diritto sono inutili se manca la giustizia sociale.
C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere al libro, quando lo hai letto dopo la pubblicazione?
Quando rileggo un libro, mi viene sempre voglia di buttarlo per rifarlo, perché ogni opera è frutto del momento in cui viene concepita. Quindi, no! i personaggi l’hanno voluto così
Se Maurizio Preti dovesse utilizzare tre aggettivi per definire “Ingiustizia è fatta!”, quali userebbe?
Malinconico per l’argomento di fondo che tratta, avvincente per il continuo succedersi di colpi di scena che mettono sempre in discussione il protrarsi della storia, convincente per la logica che conduce alla sola conclusione possibile.
Perché credi si debba leggere il tuo libro?
Prima di tutto per rilassarsi lasciandosi condurre dalle intuizioni del commissario Cajumi, che contro tutto e tutti, arriverà comunque alla verità, che però nessuno vorrà vedere veramente, come avviene nella realtà di tutti i giorni.
Hai nuovi progetti? Stai scrivendo un nuovo libro? Puoi anticiparci qualcosa?
Due progetti. Un romanzo famigliare, che ho presentato al concorso IoScrittore, arrivando alla fase finale, senza purtroppo vincere e un romanzo storico a doppio registro narrando gli ultimi mesi di vita del medico Paracelso (che si diceva sapeva trasformare i metalli in oro) e contemporaneamente le ricerche di due studiosi per rintracciare la sua formula segreta
Qual è il romanzo che hai letto e ti ha più colpito emotivamente in quest’ultimo periodo?
“Il visitatore notturno” di Effery Deavers, perché i suoi colpi di scena continui, i suoi ragionamenti logici che portano alla soluzione dell’enigma nella loro complessità non disgiunta da un pizzico di ironia mi entusiasmano
Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?
Non sono in grado di rispondere a questa domanda, perché non esistono libri del genere. Spesso iniziamo un libro e lo smettiamo subito dopo qualche pagina perché non ci piace magari perché racconta realtà che non condividiamo o usa uno stile che non ci va a genio: penso sia un atteggiamento sbagliato, tutti i libri hanno una loro anima da interpretare per mettere in discussione noi stessi.
Adesso è arrivato il momento di porti una domanda a cui avresti sempre voluto rispondere ma che nessuno ti ha mai fatto…
Caro Preti, hai fatto tante cose nella tua vita: sei veramente soddisfatto? Ora sì!