La redazione del sito Recensione Libro.it intervista lo scrittore Massimo di Taranto autore del libro “Le indagini del commissario Colasanti”
Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro “Le indagini del commissario Colasanti”, cosa diresti?
Il senso del romanzo è che nulla è come appare e che dietro ogni facciata illusoria c’è una verità che non sempre è piacevole disvelare.
Da dove nasce l’ispirazione che ti ha spinto a scrivere questo poliziesco in cui i protagonisti fanno la storia?
Da più di vent’anni di lavoro all’interno delle forze dell’ordine; per molti personaggi e ambientazioni ho preso spunto dalla realtà professionale che ho vissuto, romanzandola, ovviamente.
Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?
Cosa c’è dietro l’ipocrisia di facciata e il perbenismo? Perché ci si preoccupa di nascondere il proprio vero volto, se non perché è ragionevolmente improponibile? Chi non ha niente da nascondere si mostra naturalmente per quello che è, ma ciò accade raramente, in ispecie in certi ambienti.
C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere al libro, quando lo hai letto dopo la pubblicazione?
Forse avrei potuto aggiungere qualche foto che illustrasse meglio l’ambientazione storica che ho voluto dare al romanzo
Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire “Le indagini del commissario Colasanti”, quali useresti?
Insolito
Mai scontato
Sorprendente
Perché credi si debba leggere il tuo libro?
Non credo che nessuno sia obbligato a leggere il mio romanzo; chiunque si sentirà attratto dalla trama o dal titolo lo troverà sicuramente interessante
Quale libro, che ti è piaciuto particolarmente, consiglieresti?
1984 di George Orwell
Adesso è il momento di porti una domanda che nessuno ti ha fatto ma a cui avresti sempre voluto rispondere.
“Chi te l’ha fatto fare?” Ma non so dare ancora una risposta convincente.