Chi è l’autrice Lidia Marsili
Lidia Marsili nasce in Abruzzo, a Tortoreto Lido l’8 luglio del 1956 e risiede a Bologna dal 1975. Ha svolto la sua attività professionale come Dirigente Amministrativo della Direzione del Personale presso il Policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna.
Nell’anno 2012 la diagnosi della malattia di Parkinson stravolge completamente i ritmi della sua vita. Dall’inizio dell’anno 2015 il rapporto di lavoro si conclude per accertata non idoneità permanente alle mansioni della qualifica.
L’esigenza di trovare un nuovo senso della vita e il maggior tempo a disposizione, favoriscono l’emergere di una sua vocazione letteraria.
Nel dicembre dell’anno 2020 Lidia Marsili pubblica un libro di racconti: “Molecole di luce e tenebre” (Editore Aletti), con cui ottiene il primo posto nel quinto Premio Letterario Internazionale “Maria Cumani Quasimodo”.
Nel gennaio 2021 pubblica una raccolta di poesie “Diastole e Sistole” (Europa Edizioni).
Nel novembre 2022, con il racconto “Nadir”, collocandosi al primo posto, vince l’ottava edizione del Premio Letterario “Silvano Belloni” promosso dal Comune di Villanova di Camposampiero.
Nel 2023, con il racconto breve “Anastasyja”, si colloca al secondo posto del Premio Letterario “Il dono del vento”, promosso dall’Associazione “Anemos odv” di Iesi.
Nell’agosto del 2023, riceve una menzione della giuria popolare del premio letterario dedicato a Fabrizio De Andrè, promosso dall’associazione culturale “Creuza de ma” di Pietracatella; nell’agosto 2023 riceve comunicazione da parte dell’Associazione Culturale Pegasus Cattolica di essersi collocata al secondo posto della tredicesima edizione del Premio Letterario Internazionale Montefiore con il racconto “La promessa del bucaneve”.
Quarta di copertina “L’alba dentro l’imbrunire”
Nel giugno del 2012, decorsi quattro anni dalla remissione di un linfoma non Hodgkin, il mondo di Lidia, all’età di 56 anni, è nuovamente sconvolto dalla diagnosi di una patologia incurabile e invalidante: la malattia di Parkinson. La degenerazione diventa una realtà con cui misurarsi quotidianamente. I limiti imposti dalla malattia e gli effetti collaterali dei farmaci producono cambiamenti radicali nella sua vita, inquinando le sue relazioni familiari e sociali e spingendola verso l’isolamento. Ma lei non si lascia andare. Reagisce.
Tramite la scrittura, inizia un’esplorazione di sé e del proprio vissuto più significativo, che la conduce a reinterpretare il suo mondo alla luce della malattia. Strutturata sotto forma di diario, la narrazione, che le fa “riaprire i libri della sua biblioteca interiore”, assume via via un sapore di riscoperta e di riscatto nonché di denuncia di un sistema sociale – votato alla competizione, all’edonismo e all’indifferenza – che lascia ai margini coloro che non sono più in grado di rispondere alle sue logiche. La fragilità, da limite si trasforma in parabola esistenziale che sfocia nella “disobbedienza” di chi non accetta passivamente l’isolamento e la prostrazione imposta dalle dinamiche del malessere.
Questo assume la sonorità di una specie di canto dell’anima che cerca “l’alba dentro l’imbrunire”, in ciò che si dà per scontato ma che scontato non è affatto. La consapevolezza cui perviene le permette di ricucire la frattura con il suo mondo e di dare voce al disagio di coloro che vivono condizioni analoghe alla sua e dei familiari che li assistono, esortando ciascuno a trovare un proprio modo di viversi come “risorsa” e non come “fardello”. L’approdo costituisce una nuova partenza con cui si vuole sensibilizzare anche i “sani” verso i valori della comprensione e della solidarietà, tenendo conto che la vita “è una ruota che gira”.
Il libro sarà disponibile online il 29 settembre 2023.