La redazione del sito Recensione Libro.it intervista la scrittrice Vanessa Foti autrice del libro “Oltre i confini del mondo il destino degli uomini”
Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro “Oltre i confini del mondo il destino degli uomini”, cosa diresti?
La ragione di questo libro è spingersi oltre le cose che conosciamo e viviamo, oltre se stessi, oltre quello che crediamo siano i confini del mondo, oltre l’immateriale e lo spirituale.
Da dove nasce l’ispirazione che ti ha portato a scrivere queste storie in cui i personaggi fanno la differenza?
Partendo dai miei disegni, vedevo nei miei personaggi, una espressione, un carattere, e sognando di vederli muovere come in una storia animata, utilizzando quel piccolo bagaglio di conoscenza che è in me, ne ho tratto tre racconti autoconclusivi e al tempo stesso collegati tra loro.
Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?
Facendo riferimento al primo episodio del mio libro, dove si narra una storia di pirati, vorrei che i miei lettori fossero colpiti dal carattere crudo e solitario del protagonista Spartaco Mur e, come la sua vita nonostante un passato amaro e sconosciuto, sia stata circondata dall’amicizia e dalla lealtà che lo lega ai suoi compagni e al mare.
C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere al libro, quando lo hai letto dopo la pubblicazione?
Ciò che avrei voluto aggiungere e approfondire è il carattere complesso di Spartaco Mur, egli è un uomo ben definito nel mio animo e pertanto avrei voluto rendere più incisivo il suo carattere crudo, solitario e indomabile.
Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire “Oltre i confini del mondo il destino degli uomini”, quali useresti?
Senz’altro lo definirei avventuroso, magico e romantico.
Perché credi si debba leggere il tuo libro?
I miei racconti sono rivolti principalmente a un pubblico giovane, ma anche adulto per chi ha voglia di una lettura semplice e leggera, dove credo di aver trasmesso dei solidi valori, con un pizzico di fantasia nel primo episodio intitolato “Uomini di Mare”, una discreta curiosità che vi porterà lontano oltre i confini del mondo, come è descritto nel secondo episodio “Uomini del West”, e anche un assaggio di storia e di spiritualità come è narrato nel terzo episodio “Fuoco a Roma”.
Quali sono i tuoi prossimi progetti in fatto di scrittura?
Dopo il libro “Oltre i confini del mondo il destino degli uomini”, ho da poco terminato un altro racconto intitolato “Il XIII Apostolo: La Divina Spada alle pendici del Monte Sion” e al momento, la mia nuova idea è di scrivere e disegnare un lungo romanzo ambientato nel 1887 in Italia, dove a essere protagonista non è un uomo, ma la particolare villa dove egli vive. Ci vorrà del tempo per studiare e approfondire determinati argomenti, tuttavia, spero di portare a termine ciò che mi sono prefissa.
Qual è il libro che hai letto quest’anno che ti ha più colpito e consiglieresti?
“L’intelligence degli Dei” scritta da Luigi Baratiri, un libro avvincente che mi ha portato a vivere nitidamente il viaggio dello stesso scrittore e protagonista.
Adesso è il momento di porti una domanda che nessuno ti ha fatto ma a cui avresti sempre voluto rispondere.
Perché il simbolo dello scorpione è così ricorrente nei tuoi racconti?