Intervista scrittrice Siryana Marshal

Intervista all'autrice Siryana Marshal.
Assassinio sulle scogliere di Ballycastle di Siryana Marshal
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La redazione del sito Recensione Libro.it intervista la scrittrice Siryana Marshal autrice del libro “Assassinio sulle scogliere di Ballycastle”

Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro “Assassinio sulle scogliere di Ballycastle”, cosa diresti?

Il senso del libro va ricercato attraverso due prospettive differenti: quella del lettore che leggendo si affaccia in un paese magico qual è l’Irlanda da sempre culla di antiche leggende e misteri, facendosi trasportare attraverso la narrazione in un intricato caso di omicidio. E poi quella dello scrittore: che cerca di trasmettere attraverso le sue parole: emozioni, pensieri ed immagini facendole vibrare attraverso le corde dei suoi personaggi. In entrambi i casi il senso, il filo conduttore, è il “viaggio”. L’esperienza di un sogno da vivere (per il lettore) e da raccontare (per l’autore), dove almeno per un poco ci si rifugia in un mondo alternativo a quello della quotidianità.

Da dove nasce l’ispirazione o l’idea che ti ha portato a raccontare di un omicidio e del mistero che lo accompagna?

Sono un accanita lettrice, in particolare di libri gialli e thriller, amo il mistero e tutto ciò che vi ruota attorno. Non a caso sono laureata in criminologia forense. La lettura per me è sempre stata il mio rifugio, la mia compagna, la mia maestra. Considero la scrittura come uno dei mezzi più potenti ed affascinati che ha disposizione l’uomo.

Così, mi sono decisa a dare seguito a quel desiderio che da sempre porto nel cuore: realizzare un opera tutta mia dove potessi creare e trasmettere attraverso carta e penna pensieri ed emozioni, trasportando chi legge fuori dalla quotidianità, per offrirgli, anche se per poco, un po’ di evasione. E quale ambientazione migliore se non L’Irlanda del Nord dove leggende ancestrali riecheggiano da sempre tra le sue imponenti scogliere, proteggendo oscuri segreti? Qui nel silenzio di quei luoghi vengono compiuti due omicidi a distanza di oltre un secolo uno dall’altro, ma legati indissolubilmente da un filo sottile. Un unico indizio: un ciondolo antico, con inciso un nome dimenticato.

Questo racconto si snoda piacevolmente su di una trama complessa, attraverso emozioni, amori, segreti di famiglia. Il lettore viaggerà attraversando le porte del tempo, rivivendo nel presente un passato che si credeva dimenticato. Non manca nulla di ciò che volevo imprimere in quelle pagine, sarà sufficiente per il lettore aprire il libro ed iniziare a scorrere con lo sguardo le prime righe per ritrovarsi immerso in quei fantastici luoghi, ricchi di fascino e di poesia.

Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?

Vorrei riuscire a trasmettere ciò che sento, che vivo, che immagino mentre scrivo. Vorrei che Siryana Marshal potesse essere la scrittrice che si legge, perché ti permette di sognare, di emozionarti ogni volta che accarezzi le pagine dei suoi libri.

C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere al libro, quando lo hai letto dopo la pubblicazione?

Forse una dedica… ma sarà per il prossimo libro…

Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire “Assassinio sulle scogliere di Ballycastle”, quali useresti?

Intenso, emozionante, indimenticabile.

Perché credi si debba leggere il tuo libro?

Perché credo che possa regalare delle belle emozioni, perché penso che l’intensità del racconto meriti di essere conosciuta, e perché gli scorci che sa regalare su un paese magico come l’Irlanda meritino davvero di essere assaporati. Perché credo che come ogni libro, regali una possibilità di crescita che poi resterà con noi per sempre.

Quali sono i tuoi prossimi progetti in fatto di scrittura?

E’ già in produzione un secondo libro, questa volta però l’ambientazione sarà differente. Lo sguardo si poggerà nell’affascinante e misteriosa terra dei faraoni, e chissà il Detective O’ Connor questa volta quale caso intricato si troverà tra le mani…

Qual è il libro che hai letto quest’anno che ti ha più colpito e consiglieresti?

L’Ordine del Tempo di Carlo Rovelli, non è un giallo… come dicevo infatti, sono una lettrice accanita e anche se il crime è il mio preferito, spazio volentieri in mille ambiti.
In questo caso parliamo di fisica quantistica, e di una modalità “alternativa” e poco conosciuta (ma assolutamente reale) di considerare il tempo e il suo scorrere. Un brivido per la mente.

Adesso è il momento di porti una domanda che nessuno ti ha fatto ma a cui avresti sempre voluto rispondere.

Potresti scrivere anche un altro genere di libro?
Credo di si. Trasferire sulla carta le mie emozioni, le mie idee, le mie conoscenze è qualcosa per me di estremamente naturale, per cui credo che potrei farlo, a prescindere dalla tipologia narrativa, e magari..u n giorno..

Ringrazio Alessandra Galdiero di Recensionelibro.it per avermi intervistata.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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