La redazione del sito Recensione Libro.it intervista la scrittrice Elupina Espinosa autrice del libro “Segreti di un’infanzia ai tropici”
Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro “Segreti di un’infanzia ai tropici”, cosa diresti?
“Segreti di un’infanzia ai tropici” è un racconto che trasporta il lettore in un mondo pieno di colori, profumi e suoni tipici dei Tropici. Attraverso le avventure di Elupina, il libro celebra la bellezza della natura, la forza dei legami familiari e la magia delle piccole cose che rendono l’infanzia un periodo speciale. È una storia che invita a rivivere i ricordi d’infanzia, riscoprendo la meraviglia e l’incanto nascosti nelle cose più semplici.
Da dove nasce l’ispirazione che ti ha spinto a scrivere questa storia così personale?
L’ispirazione per “Segreti di un’infanzia ai tropici” nasce dal desiderio di riportare in vita un mondo che ho vissuto intensamente durante la mia infanzia. Ho sempre sognato di scrivere un libro su quel periodo, perché spesso mi ritrovo a viaggiare con la mente e a rivivere quei momenti quasi come se fossero presenti. Li amo profondamente. Volevo catturare quelle esperienze ricche di colori, suoni e profumi, e trasformarle in una storia che potesse evocare la stessa meraviglia nei lettori. È un racconto che intreccia la realtà con la magia dei ricordi, dando voce alle emozioni e alle avventure che hanno segnato la mia crescita. In fondo, è un omaggio alla bellezza nascosta nelle piccole cose e al potere dei legami che ci formano, una storia che spero tocchi il cuore di chiunque abbia un animo curioso e nostalgico.
Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?
Vorrei che i lettori, leggendo le mie parole, riuscissero a comprendere l’importanza di trovare bellezza e magia anche nelle cose più semplici della vita. Spero che possano riscoprire il valore dei ricordi, dei legami familiari e del contatto con la natura, elementi che spesso diamo per scontati ma che sono fondamentali per la nostra identità. Il segno che vorrei lasciare in loro è un senso di meraviglia e di gratitudine per le piccole cose, quelle che, se guardate con il cuore aperto, possono trasformare la nostra esistenza e riempirla di significato. Vorrei che chiunque legga questo libro sentisse il calore di quei ricordi e trovasse ispirazione per guardare il proprio mondo con occhi nuovi, più attenti e curiosi.
C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere al libro, quando lo hai letto dopo la pubblicazione?
Il libro è stato volutamente scritto in modo semplice, per catturare l’essenza di un’infanzia vissuta con meraviglia e spontaneità. Ho scelto di concentrarmi su determinati aspetti, sapendo che ci sono ancora tante storie e dettagli che non ho incluso, ma che non vedo l’ora di esplorare nei prossimi libri. Questo è solo l’inizio di un viaggio più lungo, e ho in mente molte altre avventure ed esperienze da condividere. Presto arriveranno nuovi libri che continueranno a raccontare questo universo, arricchendo e ampliando le storie e i personaggi che i lettori hanno iniziato a conoscere in “Segreti di un’infanzia ai tropici”.
Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire “Segreti di un’infanzia ai tropici”, quali useresti?
Autentico, magico, vibrante.
Perché credi si debba leggere il tuo libro?
Credo che si debba leggere “Segreti di un’infanzia ai tropici” perché offre un mix perfetto di leggerezza e profondità. È un libro che ti porta in un mondo autentico e magico, dove le avventure quotidiane sono piene di sorprese e risate, ma anche di riflessioni che toccano il cuore. Si tratta di una lettura che ti farà sorridere, ti farà rivivere i momenti spensierati dell’infanzia, ma che allo stesso tempo ti lascerà con pensieri più profondi sulla bellezza delle piccole cose e sul valore dei legami che ci formano. È una storia che ti accompagna con dolcezza, tra una risata e un momento di commozione, e che spero possa regalarti un po’ di quella magia che ha reso la mia infanzia così speciale.
Qual è il libro che hai letto quest’anno che ti ha più colpito e consiglieresti?
In realtà, quest’anno ho dedicato la maggior parte del mio tempo a scrivere e perfezionare “Segreti di un’infanzia ai tropici”. È un libro a cui tengo moltissimo e che racchiude molte delle storie e delle esperienze che mi sono più care. Per questo, se dovessi consigliare una lettura, suggerirei proprio il mio libro. Credo che possa offrire ai lettori una prospettiva autentica e ricca di emozioni, capace di trasportarli in un mondo pieno di magia e bellezza.
Adesso è il momento di porti una domanda che nessuno ti ha fatto ma a cui avresti sempre voluto rispondere.
Una domanda che nessuno mi ha mai fatto, ma a cui avrei sempre voluto rispondere, è: “Se potessi rivivere un solo momento della tua infanzia, quale sarebbe?”
Sceglierei un pomeriggio qualunque passato a giocare nel giardino di casa, immersa nei suoni della natura e nel profumo dei frutti maturi. In quei momenti, tutto sembrava possibile, e la linea tra realtà e immaginazione si dissolveva. Rivivrei quel senso di libertà e meraviglia pura, che oggi cerco di catturare e condividere nelle mie storie. È da quei ricordi che nasce l’anima di “Segreti di un’infanzia ai tropici”.