La redazione del sito Recensione Libro.it intervista la scrittrice LaEli LaRoch autrice del libro “La certezza del Bonne Nuit”
Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro “La certezza del Bonne Nuit”, cosa diresti?
E’ una storia punk e come tutte le storie punk non accetta compromessi: giunge alla sua conclusione il più velocemente possibile.
“La certezza del Bonne Nuit” è una scelta. Quella che Madison fa nell’attimo in cui focalizza le sue forze nel raggiungimento del suo obiettivo, fondare il suo locale. Peccato che arriva Ethan a destabilizzare la sua vita e questo non l’aveva considerato.
Da dove nasce l’ispirazione che ti ha portato a scrivere questa storia d’amore ma anche di scelte di vita?
Volevo leggere un romance in cui il personaggio femminile era forte e determinato a farcela con le sue sole forze. Quindi l’ho scritto, inserendo i miei interessi: i tatuaggi, il managment, l’architettura e due delle mie citta’ preferite Los Angeles e Las Vegas.
Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?
“La soddisfazione nell’aver realizzato il mio sono è più grande di qualsiasi paura.”
I ragazzi devono seguire i loro sogni ed obiettivi, per quanti sacrifici e difficoltà ci siano lungo il cammino, con il giusto impegno e determinazione, non ci saranno rimpianti, qualsiasi sarà il risultato.
C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere al libro, quando lo hai letto dopo la pubblicazione?
In generale no, sono soddisfatta del lavoro. Forse avrei alleggerito un po’ le disgrazie di Madison o l’avrei invecchiata di qualche anni.
Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire “La certezza del Bonne Nuit”, quali useresti?
Intenso, agrodolce, destabilizzante.
Perché credi si debba leggere il tuo libro?
Perché è reale, i personaggi provano sentimenti che tutti conosciamo e i loro comportamenti sono tangibili. Ci si rispecchia facilmente in loro e non e’ la classica favola. Chi l’ha letto mi ha detto che sarebbe un ottimo film.
Quali sono i tuoi prossimi progetti in fatto di scrittura?
Sto lavorando a un nuovo libro, romance age-gap, questa volta ambientato sulla East Coast. E’ quasi finito ma ho ancora una parte da rivedere prima di mandarlo alla mia editor Marylin Santaniello ed iniziare l’editing.
Qual è il libro che hai letto quest’anno che ti ha più colpito e consiglieresti?
Sono due: “L’invenzione del suono” di Chuck Palahniuk. Lui è il mio scrittore preferito e in questo libro ha confermato la sua genialità.
“Come origami” di Carola Rifino e Elisa Crescenzi, un ottimo romance.
Adesso è il momento di porti una domanda che nessuno ti ha fatto ma a cui avresti sempre voluto rispondere.
“Cosa provi quando scrivi?”
Libertà e pace, scrivere mi permette di dare sfogo alle mie insicurezze, sogni ed sentimenti. In tutti i personaggi che creo, c’è un po’ di me, ma più che altro c’è il mio modo di pensare e come affronto le situazioni. Scrivendo posso essere me stessa, senza maschere o società ad imporlo. Quando scrivo il mondo si zittisce e sono in pace con me stessa, le cicatrici non sanguinano più e le sensazioni si riversano su carta.