Di cosa parla Avevano spento anche la luna di Ruta Sepetys
Avevano spento anche la luna di Ruta Sepetys è un libro che non lascia indifferenti, sia per il tema che tratta, la deportazione da parte dei sovietici di alcuni lituani, sia per il modo in cui affronta l’argomento, con delicatezza, ma anche scavando nell’anima dei protagonisti.
Sembra una sera come tante, ma qualcosa dimostra il contrario. Improvvisamente la polizia sovietica irrompe nella casa di Lina, la piccola protagonista di Avevano spento anche la luna. Lei e la sua famiglia vengono deportati. Il padre, rettore dell’università, è sulla lista nera insieme ad altre persone, scrittori, dottori. Hanno commesso il reato di esistere, null’altro.
Da quel momento cambia tutto. E il titolo del romanzo Avevano spento anche la luna non poteva essere più appropriato. La famiglia di Lina viene trasportata con il treno, accatastati gli uni sugli altri come bestie verso le steppe russe. In un attimo viene cancellata la dignità umana.
Non c’è spazio, non c’è possibilità di esprimersi, ribellarsi, non c’è libertà. Ma nonostante tutto qualcuno riesce ancora a ridere, l’ironia e il sorriso non possono essere cancellati. Resiste quell’aspetto che rende diversi gli uomini dalle bestie.
Lina ha un dono, sa disegnare in una maniera che incanta e il padre le chiede di lasciare le sue tracce quando vengono divisi. Nei pochi attimi liberi, rischiando la vita, ritrae paesaggi e momenti per lasciare segnali a suo padre, sperando che sia il modo giusto per salvarsi.
Avevano spento anche la luna di Ruta Sepetys è un libro che racconta ciò che è stato taciuto per tanto tempo: la deportazione nei gulag staliniani. Un romanzo ispirato a una storia vera che appena uscito in 28 paesi si è posizionato ai primi posti nelle classifiche di vendita.
Questo è uno di quei libri consigliati che speriamo vivamente che voi leggiate. Un bestseller incredibile.