Di cosa parla “Il vento di Eldar” di Minia Bangorich
La scrittrice emergente Minia Bangorich con il suo libro “Il vento di Eldar” ci racconta una storia che ha un’ambientazione fantascientifica, ma che pone al centro di tutto un’amicizia che va oltre le diversità.
Una terra è stata divisa in due per dare ospitalità a un popolo che ha dovuto lasciare il suo pianeta morente. Il nuovo popolo ha portato progresso, palazzi altissimi, macchine ma sembrano sfruttare l’energia del pianeta Mai-Res.
Da una convivenza pacifica che c’era tra i due popoli, i Maitoriani (gli autoctoni) e i Restoriani (il popolo ospitato) si sfocia in una guerra senza riserve. Nayda, una ragazza Maitoriana, è stata imprigionata durante una battaglia assieme a dei ribelli Restoriani. Insieme riescono a fuggire approdando sulle terre di Eldar.
Nel frattempo anche Eldar è minacciata dai Restoriani che vogliono impossessarsi anche di quest’altro pianeta. Sarà in seguito alla nuova battaglia che si incontrano Nayda e Slavja, che da nemiche quale sono vedono nell’altra qualcosa di buono che le unirà in un rapporto saldo e puro.
“Il vento di Eldar” è un libro pieno di punti di vista diversi, che attraverso i vari racconti dà un’immagine completa di ciò che avviene. Ma al di là della trama centrale che vede come protagonista la guerra, c’è un’amicizia basata sulla lealtà e la fiducia.
Ne “Il vento di Eldar” Minia Bangorich ci racconta di due ragazze che sanno riconoscere i propri limiti e il buono che c’è anche in chi dovrebbe essere il nemico.
Un libro scorrevole, appassionato, che fonde fantascienza e realtà senza grosse pretese, se non quella di raccontare di rapporti puri e forti.