Di cosa parla “Il momento è delicato” di Niccolò Ammaniti
Lo scrittore Niccolò Ammaniti dopo tanti anni di tentativi riesce a farsi pubblicare dall’Einaudi la raccolta di racconti “Il momento è delicato”. Il titolo è già di per sé un racconto. Ammaniti, infatti, introduce il suo libro parlando dell’incontro che nel 1995 ebbe con Gian Arturo Ferrari, allora gran capo della Mondadori.
Dopo avergli proposto una sua raccolta di racconti, si sentì dire questa frase “No, i racconti non vendono. Lasciamo perdere, il momento è delicato”. Da allora la risposta che ha ricevuto ogni volta che ha proposto alle grandi case editrici la sua raccolta di racconti è stata sempre la stessa.
Nel 2012 finalmente l’Einaudi pubblica questo libro da lui tanto cercato “Il momento è delicato”. Le storie presenti in questo volume sono molto differenti e popolate da strani personaggi che vivono situazioni spesso assurde.
Niccolò Ammaniti, per sua stessa ammissione, sembra partire da eventi comuni, ma che poi si svolgono in piena autonomia prendendo spunto da idee paradossali e bizzarre.
Il momento è delicato sembra scaturisca davvero da una domanda che produce nello scrittore l’invenzione, colonna portante della storia. Non si può dire altro del libro, ha già detto tutto Ammaniti raccontando la sua piccola avventura che l’ha portato ad essere lo scrittore che tutti conosciamo. Per il resto parlano i racconti.
Dello stesso autore leggere anche la recensione del libro “Ti prendo e ti porto via”.
Quarta di copertina libro di Ammaniti
Fin dagli esordi il racconto è stato una delle forme preferite da Niccolò Ammaniti. Questo libro ne raccoglie sedici, una piccola summa introdotta dall’autore stesso. Storie che nascono “da una semplice (e spesso inverosimile) ipotesi”, da domande che si affacciano sull’assurdo. E ci portano in territori dove non esistono confini tra normalità e follia, tra quotidiano e fantastico. Dove a trascinare il lettore è un ritmo irregolare e perfetto. Perché entrare nel mondo di Ammaniti è come fare un giro sulle montagne russe: ci si muove per scarti imprevisti, rallentamenti inattesi e cadute precipitose.