Recensione Libro “La pirdunanza”

Citazione “Per i suicidi finisce lì e basta, per i morti ammazzati, invece, si aprono fascicoli che forse non si chiuderanno mai.”
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Di cosa parla “La pirdunanza” di Vincenzo Ciminello

Il romanzo “La pirdunanza” di Vincenzo Ciminello è un intreccio di storie misteriosi di provincia. Sin da subito, leggendo il romanzo giallo, si ha la percezione che lo scrittore abbia dedicato molto tempo allo studio e alla ricostruzione dei fatti, soprattutto riguardo ai riti penitenziari della confraternita.

La trama de “La pirdunanza” è avvincente in maniera immediata. Si viene, infatti, subito catapultati direttamente nel cuore della storia. Dai taccuini di un medico che ama immergersi nelle vicende complesse per indagare sul loro corso, a distanza di molti anni, vengono riportati alla luce due delitti, che sembravano suicidi, avvenuti nel 1950 in un piccolo paese della Sicilia. Bisogna quindi scoprire cosa è stato nascosto per tanto tempo e perché.

“La pirdunanza” di Vincenzo Ciminello è un giallo in cui mistero e ricerca della verità si fondono per dare luce all’oscurità protratta nei secoli su una storia che chiede di essere rivelata.

Lo scrittore Vincenzo Ciminello è capace di catturare l’attenzione del lettore e di immergerlo nelle vicende lontane di un luogo sconosciuto, lo fa con naturalezza, con le giuste conoscenze e con una buona dose di capacità descrittive. Al di là dei posti in cui le storie si muovono, raccontati con la giusta attenzione, i personaggi vengono mostrati nella loro interezza, dando un peso anche ai loro gesti e alle riflessioni. Ogni cosa è descritta in maniera talmente nitida che non c’è spazio per immaginare, tutto è dinanzi ai nostri occhi così come lo scrittore vuole mostrare gli eventi.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it