Di cosa parla “L’arpa di Turlough O’Carolan” di Giuseppe Marino
Il libro “L’arpa di Turlough O’Carolan” dello scrittore emergente Giuseppe Marino con le illustrazioni di Simona Corale è un romanzo che tratta un argomento che mai nessuno in Italia aveva affrontato prima. Quello di cui ci racconta lo scrittore è dell’arpista irlandese Turlough O’Carolan, vissuto alla fine del Seicento, che è riuscito con la sua musica a rappresentare i druidi, gli antichi sacerdoti dei Celti.
La presentazione di questo personaggio è d’obbligo per chi non lo conoscesse, lui è stato un uomo che è riuscito a fondere la musica popolare della sua terra con la musica colta del secolo dei lumi. Quando il musico Turlough O’Carolan morì divenne un mito e Giuseppe Marino nel romanzo “L’arpa di Turlough O’Carolan” ce lo racconta come una figura particolare, dalle grandi doti, che seppe rappresentare con la sua musica la terra delle fate e la sofferenza della sua patria.
Il romanzo fantasy è molto interessante, al di là del racconto della vita dell’arpista, poiché c’è un’ambientazione molto curata che dà risalto agli aspetti storici che insanguinarono l’Irlanda nel Settecento, quando ci fu la dominazione inglese e la guerra di religione tra anglicani e cattolici. Inoltre ci sono dei concetti che riconducono ad Omero, che rendono il libro ancora più intrigante.
Il protagonista del romanzo “L’arpa di Turlough O’Carolan” diventato cieco da giovane inizia a risentire della stanchezza negli ultimi anni della sua vita, non solo per la sua situazione di non vedente e per le difficoltà che ha dovuto affrontare, ma anche per la sua terra piegata dagli eventi. Decide di voler realizzare così un suo sogno e insieme al suo amico Phelan, compie il suo ultimo viaggio per raggiungere il suo obiettivo.
Il romanzo “L’arpa di Turlough O’Carolan” è molto intenso, si legge con la voglia di raggiungere la meta e ci si perde negli incantevoli scenari dell’Irlanda. Lo scrittore Giuseppe Marino è riuscito a fondere in una storia tanti elementi interessanti, rendendo piacevole la lettura anche per chi non ama solitamente questo genere di libri.