Di cosa parla “Una catena di piume” di Matteo Zanellati
Il libro “Una catena di piume” dello scrittore emergente Matteo Zanellati si è aggiudicato il Premio Faciba come miglior sceneggiature opera prima per lungometraggio cinematografico.
Dalle prime pagine del libro la storia appare scorrevole, ma complessa al tempo stesso, perché lo scrittore Zanellati è riuscito a creare un leggero strato di mistero sui suoi protagonisti.
Un ragazzo entra nella Liuteria Parisi per carpire i segreti della creazione dei liuti del grande Maestro Parisi prima di partire per New York e studiare tecniche ingegneristiche per riprodurre liuti identici agli originali, ma la sua presenza in quel posto potrebbe non essere un caso.
Proseguendo nella lettura del romanzo “Una catena di piume” si prende confidenza con i personaggi, ognuno dei quali racchiude un passato interessante che s’interseca con la vita degli altri protagonisti del libro.
Il Maestro Parisi ha perso la sua occasione e in tutti quegli anni non ha fatto altro che cercare di difendersi dalla delusione, per non soccombere. Ma un giorno arriva qualcosa a stravolgere tutto e bisogna avere il coraggio e la volontà di accogliere la seconda possibilità che viene concessa. Non tutti, però, sono in grado di cogliere le opportunità, ma dietro ogni scelta, anche alle rinunce, vi è sempre un motivo da comprendere.
“Una catena di piume” di Matteo Zanellati è un romanzo ben scritto, veloce e interessante, in cui le storie dei protagonisti s’intrecciano senza forzature per dare l’immagine completa di ciò che è stato e di ciò che accadrà a tutti loro.