- Per iniziare… raccontaci qualcosa di te, qualcosa che vorresti che i nostri lettori sapessero prima di entrare in contatto con il libro che hai scritto.
Non sono una scrittrice e nemmeno avrei mai pensato di cimentarmi con un’esperienza del genere… Semplicemente un giorno il mio gatto Spizzico, dopo 13 anni di onorato pigro servizio felino, ha deciso di cambiare vita. Per anni non si era mai attardato in terrazza per più di 3 minuti. Era sempre stato solito prendere una boccata d’aria per poi tornare di corsa in casa terrorizzato all’idea di rimanere chiuso fuori (in giovane età era stato abbandonato malato in un cassonetto). … poi, all’improvviso, una notte è andato in terrazza, si è buttato dal secondo piano, ha esplorato tutto il giardino condominiale, è sparito per un’intera giornata… e al ritorno non era più lo stesso… Era come se avesse deciso di sperimentare tutti quegli aspetti della vita di un gatto che si era negato fino a quel momento. In famiglia cominciammo a scherzare sul fatto che probabilmente fosse vittima di una crisi di mezza età felina e lentamente prese forma il racconto “Felinità”.
- Se dovessi riassumere in poche righe la trama della tua opera “Felinità” cosa diresti?
“Felinità” è la storia di un grande amore fra un micio e un bimbo.
Dal colpo di fulmine iniziale fino all’evoluzione del loro rapporto con tanto di crisi di mezza età di Spizzico, tutta la vicenda ruota intorno alla dedizione con cui il gatto si dedica al bambino.
A far da contraltare alla vicenda ci sono i genitori di Andrea e il loro vicino di casa. Le loro debolezze e imperfezioni rappresentano il mondo non bello nel quale bimbo e micio devono imparare a crescere pur mantenendo intatti il loro candore di anime superiori.
- Il tuo libro è divertente, coinvolgente e fuori dai classici schemi. Da dove hai trovato l’ispirazione per questa storia che vede come protagonista un gatto?
Da casa…
Spizzico è il mio gatto, vivo e molto presente tra le mura domestiche familiari. Prova a parlare davvero (anche se con risultati meno elevati del suo omologo letterario) e devo dire che, pur nei suoi limiti, riesce a spiegarsi piuttosto bene!
Gli altri personaggi, invece, sono di pura fantasia sebbene ispirati ad una certa tipologia di “italiani d’élite” che ho avuto modo di avvicinare nel corso degli anni.
La vacuità di Margherita, la vanità di Arturo, la paura di invecchiare del vicino di casa e anche un certo tipo di blanda corruzione che si può dedurre dai comportamenti della mamma di Andrea sono elementi molto comuni, talvolta quasi tipici della nostra cultura per quanto vengono esibiti con naturalezza.
Il bambino e Spizzico, invece, rappresentano la speranza, l’impegno e la dedizione d’amore che, come in ogni favola che si rispetti, devono vincere su tutto!
- Cosa vorresti che il lettore cogliesse entrando in contatto con le parole del tuo libro?
“Felinità” è soprattutto una favola per adulti ma anche un racconto per ragazzi che utilizza un linguaggio volutamente impegnativo. L’intento era quello di creare una lettura che adulti e ragazzi potessero condividere.
Un certo tipo di aneddotica e di linguaggio sono per un pubblico indiscutibilmente “maturo”, ma il canovaccio non è altro che una favola.
Quello che vorrei è che ragazzi e genitori si ritrovassero a leggere il mio racconto insieme, sia per indurre i più piccoli a confrontarsi con un linguaggio articolato grazie alla presenza di un adulto sia per aiutare i genitori a trovare spunti di analisi del mondo sui quali confrontarsi con i figli partendo da una base di leggerezza.
- Il tuo romanzo “Felinità” ha avuto ottimi riscontri sulle pagine de Il mio libro. Adesso cosa ti aspetti dal tuo romanzo? Sei soddisfatta e pensi già a un nuovo libro o vuoi puntare ancora su questa storia?
Sono più fiera dei riscontri ricevuti sul Kindle Store di Amazon con cui ho una sorta di vincolo in esclusiva per la versione digitale fino alla fine del mese di ottobre.
A breve uscirà anche la versione cartacea definitiva (sempre su Amazon) e, terminando il vincolo con Kindle, l’epub potrà essere acquistato anche presso gli altri store digitali. Spero che i nuovi contesti sui quali si sta per affacciare accolgano questo racconto regalandogli gli stessi riscontri dell’esperienza Amazon (dove “Felinità” vanta, ancora oggi, un’ottima collocazione in classifica).
… ma mi rendo conto che sarà difficile replicare lo stesso colpo di fortuna…
Il prossimo anno uscirà la seconda puntata della serie: “Il crollo del Palazzo del Congresso”.
La nuova vicenda si concentrerà un po’ di più sul personaggio di Arturo e vedrà dei nuovi protagonisti affacciarsi nella vita della strana famigliola di Spizzico
- Qual è il romanzo che ti ha “rivoluzionato” la vita conducendoti alla scrittura?
Ho amato molto “Elianto” di Benni e sono una sfegatata fan di tutta la produzione di Pennac.
- Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?
Non ci sono libri da non leggere.
A parer mio qualunque lettura se ben contestualizzata è utile.
Una rivista gossip può rappresentare un sereno momento di evasione, e un corposo saggio, una sfida in termini di approfondimento e comprensione.
Un libro che mi fece arrabbiare tantissimo da ragazzina fu il “Bel Ami” di Montpassant, ma solo perché, per quanto era scritto bene, mi mise di fronte al più squallido e vincente protagonista maschile che abbia mai più incontrato nelle mie letture. Non riuscivo proprio a far pace con l’idea che la sorte fosse così generosa con un personaggio del genere!
- Adesso è arrivato il momento per porti da sola una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…
… vorrei tanto che qualcuno mi chiedesse se può pagarci le rate del mutuo…