Di cosa parla Un bambino senza voce di Paola Bettini Picasso
Un bambino senza voce della scrittrice Paola Bettini Picasso è un libro toccante, commovente, che pone al centro della storia una realtà difficile da comprendere, l’incomunicabilità all’interno di una famiglia, fatto che purtroppo sembra accadere sempre di più nelle famiglie moderne.
Luca, il protagonista del romanzo Un bambino senza voce, ha sei anni ed è figlio unico. Il piccolo è molto sensibile e soprattutto desideroso di attenzioni. Vorrebbe essere invaso dal calore e dall’affetto, ma l’unico che sembra capirlo è il nonno, che lo travolge con il suo amore e le sue cure.
I genitori di Luca, la giornalista Anna e l’avvocato Alfredo, amano il loro figlio, ma sono quasi sempre più attenti a loro stessi e ai vari impegni, soprattutto quelli lavorativi, che li portano a trascurare e a non ascoltare le esigenze del bambino.
Un giorno Luca smette di parlare ma continua a comunicare con il nonno. Questa reazione del bambino al disagio che prova, mette in allarme la psicologa della scuola e un’insegnante, entrambe molto sensibili al problema, che decidono di fare il possibile per dare una mano al piccolo e alla sua famiglia.
Ciò che viene narrato dalla scrittrice Paola Bettini Picasso nel libro Un bambino senza voce vuole mettere in evidenza le difficoltà che spesso si trovano a vivere le famiglie in cui i genitori sono molto impegnati con il lavoro e non si rendono conto di trascurare i figli. I bambini sono molto sensibili e di conseguenza vivono il disagio intensamente subendone le conseguenze.
Il libro vuole essere di sprone per le famiglie e mostrare l’importanza della comunicazione e del prendersi cura con attenzione dei propri figli.