1. Per iniziare… raccontaci qualcosa di te, qualcosa che vorresti che i nostri lettori sapessero prima di entrare in contatto con i libri che hai scritto.
Cosa ci sarebbe da raccontare di me, io lavoro nel sociale come Assistente alla Comunicazione LIS( Lingua Italiana dei Segni) da qualche anno, ho imparato a vivere nel “mondo del silenzio” e ad imparare da questo. Imparare quanto si può dare e ricevere da un equilibrio che prima non conoscevo.
Ciò che mi riesce più semplice è scrivere e mi auguro fare la mamma.
Il percorso della scrittura è in continua crescita come il resto, non sono una persona che si arrende facilmente. Amo emozionare ed emozionarmi anche a volte inconsapevolmente.
A voi il resto.
2. Dovendo riassumere in poche righe il tuo libro “Ho premuto il tasto invio” cosa diresti?
Direi che Ho premuto il tasto invio…nasce dall’esigenza di mescolare il certo con l’incerto, con la volontà di dare voce alle emozioni e/o al coraggio di rincorrere la propria vita anche in un momento storico dove questo sembra più che mai complicato.
3. Da dove nasce l’idea di scrivere questo libro che racconta di sogni che si realizzano e di caparbietà?
L’idea nasce dalla reale conoscenza di un produttore discografico e la proposta di un progetto assai diverso da quello raccontato nel libro. Romanzando poi la storia che si evolve nel libro stesso.
4. Cosa vorresti che il lettore cogliesse leggendo il tuo romanzo?
Vorrei che il lettore cogliesse il messaggio che il coraggio di credere e inseguire i propri sogni è sano. Che lottare per chi ami è ciò che nella vita ci rimanda più soddisfazioni, che camminare accanto alle paure a volte può generare anche esperienze positive.
5. In “Ho premuto il tasto invio” oltre a parlare di amore affronti altre tematiche, tra cui la malattia. Quello che un lettore può cogliere è la purezza e veridicità dei sentimenti. Credi che la chiave vincente di un libro sia riuscire a toccare nel profondo il lettore?
Sì, io credo che possa esserlo, o comunque è quello che ho sperato realizzandolo.
6. Alla protagonista della storia si realizza il sogno che ha tanto agognato e accade nel momento in cui lei decide di cambiare la sua vita. Quanto conta la costruzione del proprio destino per raggiungere gli obiettivi?
Per quanto possa essere bello pensarlo, non credo che tutto accada solo perché è già stabilito da qualcosa o qualcuno.
Credo che per raggiungere un obiettivo importante bisogna combattere e avere molta pazienza.
7. Qual è il romanzo che ha “rivoluzionato” la tua vita conducendoti alla scrittura?
Il romanzo che mi ha rivoluzionato la vita è “È una vita che ti aspetto” di Fabio Volo.
8. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?
Non ne ho uno, ogni libro ha la capacità, a mio avviso, di dare o togliere qualcosa ad ognuno di noi. Perciò leggete, leggete e leggete.
9. Adesso è arrivato il momento per porti da sola una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…
Se potessi rispondere a questa domanda da pormi con una citazione sarebbe questa:
“Alice. Per quanto tempo è per sempre?
Coniglio Bianco: A volte, solo un secondo!”(Lewis Carrol)