Di cosa parla “Marina Bellezza” di Silvia Avallone
La scrittrice Silvia Avallone conosciuta per il successo del romanzo “Acciaio”, finalista al Premio Strega 2010, torna con “Marina Bellezza” . Un romanzo che non sembra ricalcare le orme del precedente, lasciando un po’ di amaro in bocca ai lettori.
Recensione libro “Marina Bellezza” di Silvia Avallone
Marina, la protagonista indiscussa del libro ha vent’anni ed è stupenda, ma la bellezza non basta quando hai il cuore spezzato da un padre che si è dato al gioco e alle donne, e da una madre che appare troppo fragile e indifesa.
Marina vuole qualcosa di più, una vita migliore e per questo lascia Valle Cervo per andare in città: vuole denaro, successo e tutto ciò che le passa per la testa. Vuole diventare famosa nella musica e nello spettacolo.
Lo stesso sogno di realizzazione sembra invadere la testa di Andrea, un ragazzo che vive quasi da invisibile, oscurato dall’ombra del fratello e vorrebbe che qualcuno credesse nel suo progetto, almeno suo padre: creare un’azienda nei luoghi dei nonni.
I due ragazzi di “Marina Bellezza” si attraggono, ma nello stesso tempo si respingono mentre la vita che si stanno costruendo prosegue con ritmi diversi, ma cercando di condurre i due nella direzione scelta.
“Marina Bellezza” è un libro che racconta di crisi, soprattutto quella personale, ma ci spiega anche un mondo che raggiunge un aspetto piatto e senza via d’uscita. Silvia Avallone nel libro Marina Bellezza come in Acciaio ci mostra la realtà dei fatti e l’intensità dei sentimenti attraverso una storia che sembra non aver convinto i lettori che hanno amato la sua prima opera.
Se amate le storie magistralmente narrate da Silvia Avallone tra i libri consigliati trovate “Da dove la vita è perfetta”, un libro sulle scelte da compiere e le difficoltà di essere genitori biologici così come adottivi.
Tra i libri più belli dell’autrice consigliamo “Un’amicizia” di cui potete leggere la recensione sul sito.