Di cosa parla “Pippi Calzelunghe” di Astrid Lindgren
“Pippi Calzelunghe” è un romanzo per bambini scritto alla metà del Novecento dalla scrittrice svedese Astrid Lindgren.
La particolarità di questo romanzo sta nel fatto che il nome della protagonista è stato inventato da Karin, la figlia della scrittrice.
Astrid Lindgren raccontava ogni sera, durante un periodo in cui la figlia aveva la polmonite, una favola sempre diversa. Un giorno la bambina le chiese di raccontarle la storia di Pippi Calzelunghe. La madre, sentendo questo nome bizzarro uscito dalla fantasia della piccola, decise di inventare una favola altrettanto bizzarra.
La protagonista del libro Pippi Calzelunghe a distanza di anni fa ancora impazzire di gioia tante bambine, nonostante i cartoni animati siano ormai datati e dai colori sbiaditi.
Trama libro “Pippi Calzelunghe”
Pippi è una bambina stravagante che vive da sola in una grande villa che si chiama Villa Villacolle e si trova in un piccolo paesino della Svezia.
Pippi Calzelunghe ha una forza fuori dal comune e delle fantastiche trecce che tengono sempre in su i suoi capelli rossi. La bambina ha due amici: un cavallo a pois neri che si chiama Zietto e la scimmia che si chiama Signor Nilsson.
Villa Villacolle è un’abitazione fuori dal comune, come la sua abitante, e attira da subito l’attenzione con i suoi colori stravaganti. Tommy e Annika che vivono lì vicino, incuriositi, decidono di entrare nella villa. Lì trovano Pippi che riposa in un modo inconsueto.
Da subito nasce un’amicizia tra i bambini e Pippi Calzelunghe, che li sorprenderà continuamente con il suo atteggiamento, le sue strane reazioni e la sua simpatica follia. E insieme vivranno fantastiche avventure.
Conclusioni libro
Questo libro non solo è stato tanto amato negli anni scorsi, anche grazie alla serie tv andata in onda negli anni Novanta, ma continua a piacere ai bambini. I piccoli sono divertiti soprattutto dai tanti pasticci che combina la protagonista, che sembra vivere senza regole.
Libro consigliato per la stessa fascia di età “Pollyanna” e “Piccole donne”.