La redazione del sito Recensione Libro.it intervista lo scrittore Aaronne Colagrossi autore del libro L’enigma del pirata
1. Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro L’enigma del pirata, cosa diresti?
Pura Avventura, con la A maiuscola, il lettore si troverà catapultato tra mille scoperte ed esplorazioni, il tutto in un momento storico delicatissimo per l’umanità, ovvero la Seconda Guerra Mondiale sul Pacifico: il più grande conflitto aeronavale della storia.
2. Ci puoi raccontare il momento in cui hai trovato ispirazione per scrivere questo romanzo storico?
Era il 2015 e avevo da pochi giorni terminato la bozza del romanzo sulla pirateria Inferno Blu Cobalto, di cui questo libro ne riprende gli eventi. Pensai: se un gruppo di archeologi ritrovasse le tombe di alcuni pirati, con indicazioni per tornare sulle loro tracce quasi 300 anni dopo, con l’ombra minacciosa del secondo conflitto mondiale, come andrebbe a finire la storia? Scrissi così le prime venti pagine, poi riposi il progetto temporaneamente per lo studio bibliografico.
3. Raccogli degli elementi, ti documenti prima di iniziare a scrivere, oppure per questo libro hai iniziato prima la fase della stesura in modo istintivo?
No, mi documento sempre prima, e molto approfonditamente. Per questo romanzo e l’altro, Il Gioco Del Calabrone (pubblicato in parallelo a questo), ho eseguito un lunghissimo studio bibliografico sulla Seconda Guerra Mondiale, durato circa sette mesi, con un focus particolare sugli eventi che portarono alla Guerra del Pacifico, a seguito dell’attacco di Pearl Harbor da parte dei giapponesi. Successivamente, quando avevo tutti gli elementi storici reali, vi ho agganciato la mia storia fittizia, che ho scritto in circa un anno. Molti eventi narrati ne L’Enigma del Pirata sono accaduti realmente, come anche molti personaggi d’altronde.
4. Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?
Vorrei portare l’attenzione sia sulla lunga e complessa storia della pirateria delle Indie, qui ripresa, sia sugli eventi che indussero il Giappone verso la guerra con gli Stati Uniti. Ma nel libro tratto anche altre tematiche, come la bellissima arte dei palombari, o l’archeologia. Non mancano anche altri elementi, persino più importanti, come la lealtà (non quella si paga), l’amicizia vera e l’amore.
5. C’è qualcosa che Aaronne Colagrossi avrebbe voluto aggiungere al libro, quando lo ha letto dopo la pubblicazione?
Avrei voluto aggiungere più “Italia”. Ci pensavo anche durante la stesura, ma purtroppo non ci sono riuscito, avrei deviato troppo dalla storia, decentralizzando il lettore dalla trama principale.
6. Se Aaronne Colagrossi dovesse utilizzare tre aggettivi per definire L’enigma del pirata, quali userebbe?
Monumentale, intrepido, travolgente.
7. Perché credi si debba leggere il tuo libro?
Perché è un’avventura nel più ampio senso del termine. Il mio editor, in merito alla prima bozza, mi scrisse che non riusciva a smettere di leggerlo. Il lettore si troverà coinvolto in un crescendo continuo.
8. Come fondi nei tuoi romanzi fatti storici con la pura invenzione?
Studiando dapprima a fondo gli eventi storici nei quali voglio ancorare i miei personaggi e i miei eventi; poi scrivo, spesso di getto, mi viene naturale creare storie, una volta che il quadro storico è completo però. Sono un maniaco dei dettagli, controllo mille volte un dato evento storico o la taluna o la talaltra attrezzatura usato in un determinato periodo.
9. Chi è per te il pirata Charles Lee Knight?
Spero che sia esistito davvero uno come lui, nella lunga storia umana.
10. Di quanto tempo hai avuto bisogno per scrivere L’enigma del pirata?
Un totale di circa due anni, tra ricerche bibliografiche e scrittura del testo.
11. Cosa ci dobbiamo ancora aspettare dallo scrittore Aaronne Colagrossi?
Spero ancora tante avventure. Sto lavorando a un nuovo reportage africano, in uscita questo autunno, e ho in cantiere due nuovi romanzi sul mare per il 2021. Ho tante storie in lista di cui vorrei parlare, ma il lavoro è lungo e ogni testo richiede caparbietà e dedizione.