Di cosa parla “Alex” di Pierre Lemaitre
Cosa si nasconde dietro il rapimento di una donna? Alex, è questo il suo nome, ha trent’anni ed è bella. Si guarda intorno, si sente seguita e non sbaglia. Qualcuno l’aggredisce e la porta in un magazzino abbandonato.
Qui Alex viene chiusa in una gabbia appesa al soffitto. Lei non sa cosa le sta succedendo e perché, l’uomo che l’ha fatta prigioniera le dice solo che starà a guardarla mentre muore.
I giorni trascorrono dolorosamente per Alex che stretta nella sua gabbia non può muoversi, ha pochissimo cibo che deve condividere con i topi e sa che nessuno l’andrà a salvare. Ma c’è qualcuno che ha visto cosa è successo, ha assistito al rapimento e lo segnala alla polizia.
Sarà a questo punto che nel libro “Alex” compare Camille, il comandante di polizia, che ha vissuto una vicenda simile con la sua donna. Lui è un uomo particolare, che con i suoi disegni riesce a dare un’immagine concreta ai pensieri. E sarà lui, che malvolentieri è costretto a seguire il caso per scoprire la verità su Alex.
Il noir “Alex” è un libro scorrevole e semplice da seguire, è un susseguirsi d’indizi, di personaggi ambigui che non si riescono a classificare, di segreti che conducono al luogo in cui Alex dovrebbe essere rinchiusa, ma giunti sul posto la ragazza è scomparsa. Viene così da chiedersi, assieme al comissario di polizia se Alex sia la vittima o la carnefice.
Traduzione del libro ad alcuni tratti incomprensibile, bisogna leggere più volte per capire, alcune frasi sono prive di significato.
Per esempio a pagina 201 troviamo: “Due uomini davanti a lui, sotto degli ombrelli neri, infastiditi. Guardano lontano, sporgendosi oltre il marciapiede, come passeggeri che aspettano con impazienza un treno… ”
Come trama invece è interessante