Recensione Libro Per Isabel. Un mandala
Citazione
“L’importante è cercare, non importa se si trova o non si trova.”
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Tag: Antonio Tabucchi
Chi è Antonio Tabucchi
Antonio Tabucchi è nato a Pisa il 24 settembre del 1943 ed è il maggiore esperto e traduttore italiano delle opere dello scrittore portoghese Fernando Pessoa.
Tabucchi è uno degli scrittori italiani apprezzati anche all’estero, come testimonia il premio Prix Médicis vinto in Francia dal suo romanzo “Notturno indiano” e i riconoscimenti di “Ordine Do Infante Dom Herique”, assegnatogli dalla Repubblica portoghese, e quello di “Chevalier des Arts et des Lettres” dal Governo francese.
E’ uno scrittore molto prolifico, e diverse sue opere sono diventati film, come “Il filo dell’orizzonte”, del 1986 e portato al cinema dal regista portoghese Fernando Lopez.
Il suo romanzo più celebre è proprio “Sostiene Pereira”, vincitore dei premi Jean Monnet per la Letteratura Europea, Super Campiello e Scanno. Inoltre, nel 1995, Roberto Faenza lo trasforma in film, affidando il ruolo del protagonista, a uno dei più grandi attori italiani di tutti i tempi: Marcello Mastroianni.
Trama romanzo “Il tempo invecchia in fretta”
Trama
Antonio Tabucchi ci presenta in questo suo ultimo libro, nove racconti, che hanno come tema portante il significato del tempo rispetto alle nostre vite.
leggi tuttoAntonio Tabucchi ci presenta in questo suo ultimo libro, nove racconti, che hanno come tema portante il significato del tempo rispetto alle nostre vite.
Recensione Libro Sostiene Pereira
Citazione
Vincitore Premio Campiello 1994.
“Quel giorno Pereira non si era portato in redazione il suo pane e frittata, da una parte tentava di saltare ogni tanto il pranzo, come gli aveva consigliato il suo cardiologo, d’altra parte perché, se non avesse resistito alla fame, avrebbe sempre potuto mangiare un’omelette al Cafè Orquìddea.”
leggi tuttoVincitore Premio Campiello 1994.
“Quel giorno Pereira non si era portato in redazione il suo pane e frittata, da una parte tentava di saltare ogni tanto il pranzo, come gli aveva consigliato il suo cardiologo, d’altra parte perché, se non avesse resistito alla fame, avrebbe sempre potuto mangiare un’omelette al Cafè Orquìddea.”