Trama, recensione e commento libro Baci da Draghi di Daniele Ciccotti
Daniele Ciccotti in Baci da Draghi ci racconta la storia, le peripezie, i pensieri, gli incontri e gli scontri di un romano di mezz’età.
La storia inizia il 17 gennaio 2017 giorno del suo compleanno portandoci a ritroso sino agli anni settanta, quando è nato.
Il viaggio nel tempo è anche un viaggio in luoghi visti e avventure vissute. Ci porta in Thailandia, Bangkok, Nizza, Montecarlo, Bologna, Londra, la Grecia in un rincorrere di fatti storici e impersonali che s’intersecano.
Lo fa non solo con un susseguirsi di digressioni filosofiche, religiose, scientifiche, sociologiche che ci raccontano semplici episodi che possono e/o sono accaduti anche a noi, ma aggiungendo riflessioni, suggestioni musicali, metaforiche e simboliche.
Per rendere al meglio quest’interminabile “stream of consciousness” l’autore maneggia e usa sapientemente una prosa poetica che colpisce e tanto.
Commento libro di Daniele Ciccotti
Baci da Draghi è un romanzo intimo, personale, sperimentale che ti spiazza ma al contempo ti incuriosisce e ti coinvolge.
L’autore/protagonista guida con coraggio il lettore attraverso la vita ritraendo quella commedia umana che avevamo già trovato in William Saroyan o in Honorè de Balzac riportandola però ai tempi nostri. Inoltre ci ripropone in maniera personale un romanzo realistico, ma fantastico e filosofico al contempo. Un romanzo intriso di racconti, ritratti a volte forti a volte delicati in una prosa lirica ammirevole.
Daniele Ciccotti ha fatto chiaramente il ritratto di un mondo che da un lato ha raggiunto vette altissime con scoperte scientifiche uniche, dall’altro è diviso da lotte di classe, di religione, in quel conflitto atavico tra bene e male.
L’autore non ci consegna risposte, il suo personaggio è abbastanza disilluso ma non c’è resa, al contrario, c’è una forte vitalità e una voglia di combattere, anche attraverso l’irrisione, verso quella forma di apparentemente scanzonata denuncia che è sorriso sulle labbra e coltello tra i denti. E proprio per questo questi “Baci da Draghi” colpiscono e non lasciano andare.
Recensione libro di Milena Privitera