Di cosa parla “Bel-Ami”di Guy de Maupassant
Il romanzo di Guy de Maupassant “Bel-Ami” è la storia di un successo di un uomo che ha raggiunto tutte le mete che si è prefissato con le sue sole forze.
Duroy è un eroe antipatico, arrivista senza scrupoli, senza calore umano. Lo entusiasmano solo due cose: le donne e la carriera, per nascondere la sua paura della morte.
Maupassant è uno scrittore francese che si trova a metà strada tra il verismo e il decadentismo e dimostra la sua natura in questo libro.
Il protagonista del romanzo “Bel-Ami” è un uomo cattivo, un anti-eroe, è un uomo furbo e mediocre allo stesso tempo, che non vuole le tragedie intorno a sé.
Solo Marelle, la sua prima amante, lo capisce e lo capirà sempre stando in continua attesa di un suo piccolo cenno (per ritornare da lui). Le donne che incontra Duroy sono furbe o sciocche.
Maupassant è spietato anche con l’universo femminile che cade senza motivo tra le braccia di questo “seduttore da strapazzo”, dotato solo di una bella figura e di un paio di baffi “arricciolati”.
Questo romanzo è un dipinto della società francese della Belle Epoque. È un mondo di intrighi galanti, in un clima da salotto decadente.
Maupassant, allievo di Flaubert, è portato a osservare la gente modesta che sogna tutta la vita l’evasione dalla mediocrità. E… quando crede di aver raggiunto il suo giorno di vittoria, da leone, in realtà ne esce sconfitta.
Mentre in Flaubert prevale la compassione per gli umili e i mediocri, in Maupassant si fa strada il sentimento dell’ironia, il pessimismo sconsolato che rifiuta ogni consolazione.
L’ex-ussaro mira sempre in alto, punta al raggiungimento della Camera dei deputati, che si vede in lontananza alla fine del romanzo.
Le donne sono il mezzo che permettono a Bel-Ami, insieme a una grande dose di furbizia e scaltrezza, di arrivare dove vuole.
E si capisce così come questa lucida disperazione sia sfociata nella follia dello stesso Guy de Maupassant.
“Bel Ami – Storia di un seduttore” è l’adattamento cinematografico del libro dello scrittore de Maupassant, il cui romanzo è stato pubblicato nel 1885.
Recensione di Concetta Padula