Trama e commento del libro “Berlin. L’isola degli Dei” di Fabio Geda e Marco Magnone
“Berlin. L’isola degli Dei” è il sesto e ultimo volume della saga fantasy scritta a due mani da Fabio Geda e Marco Magnone.
Le coordinate storico geografiche di questo distopico ci portano indietro nel tempo e precisamente nel 1978-1979, quando il mondo è stato decimato da un’epidemia; a confronto Berlino unificata dalla malattia, dove vivono solo e soltanto ragazzi al di sotto dei diciotto anni, divisi in tre gruppi (Gropiusstadt, Reichstag e Atlantis) in lotta perenne tra di loro e la Grecia di Salonicco, di Lemnos e di Atlantis, l’isola degli Dei.
Trama libro di Geda e Magnone
Da un lato troviamo un piccolo gruppo di superstiti adulti – tra cui Sebastian Geyer, tedesco lontano da Berlino da oltre tre anni, alla ricerca di suo figlio, – che decidono di intraprendere un viaggio di ritorno verso l’Europa, proprio Berlino.
Dall’altro i ragazzi, tra cui Jakob e Wolfrun del clan dei Groupiusstadt, diretti all’isola di Atlantis, per salvare la piccola Anneke rapita da Andreas Beck, del gruppo di Atlantide e Claudia e i suoi seguaci appartenenti al Reichstag in viaggio per l’isola degli Dei per conquistarla.
In uno scenario apocalittico che vede Salonicco distrutta dal terremoto, Berlino, abbandonata e Atlantis sotto attacco e divorata da fuoco e fiamme, tra case distrutte, campi profughi, sfollati, esodi, ricerche disparate dell’unica persona che potrà salvare il mondo, la dottoressa Hartmann, colui che ha l’antidoto contro il virus, Geda e Magnone hanno creato una delle serie fantasy per ragazzi, e non, più intrigante ed emozionante.
Commento libro
“Berlin. L’isola degli Dei” è un romanzo ucronico che ci proietta indietro nel tempo quando il Muro segnava ancora la storia di Berlino preda di animali e dell’Europa intera, e la guerra fredda segnava la storia del mondo in maniera reale e negativa.
Un romanzo corale dove adulti e giovani europei come migranti fuggono dalla disperazione con mezzi fortuiti come container o gommoni e a salvarli un vecchio dirigibile chiamato Pegaso.
“Berlin. L’isola degli Dei” è un romanzo che affascina dallo stile fluido che dovrebbe però essere letto con i precedenti per cogliere meglio le dinamiche delle relazioni e della duplice storia: il contagio e le conseguenze, e la missione dei ragazzi sull’isola degli Dei.
Recensione scritta da Milena Privitera