Chi è l’autore Matteo Carmignoli
Matteo Carmignoli nasce il 20 ottobre 1994 a Pontedera.
Laureato in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università di Pisa, è uno studente di Lingue, Letterature e Filologie Euroamericane presso la medesima Università.
Scrittore emergente, appassionato di musica e ovviamente di letteratura, Matteo Carmignoli ha pubblicato tre libri, I Caduti e La ragazza oltre il mare, presso la casa editrice La Bancarella di Piombino e l’ultimo nel 2020: Paradiso.
I suoi modelli artistici sono Fëdor Dostoevskij, Thomas Mann, Franz Kafka, Johann Wolfgang von Goethe , T.S. Eliot, Charles Baudelaire, Luigi Pirandello e Dante Alighieri. Ha scritto la propria tesi triennale sul “Conflitto tra arte e vita nella letteratura tedesca”.
Leggi le interviste
- Prima intervista a Matteo Carmignoli.
- Seconda intervista allo scrittore del libro La ragazza oltre il mare.
- Intervista che compara i due libri.
Quarta di copertina del libro I caduti dal sito Amazon
“Quella è la storia di una coscienza. La narrazione di una coscienza particolarmente sensibile, ma anche sofferente, a proposito di una serie di vicende di cui essa è stata spettatrice e attrice per un arco di tempo indeterminato. Che il lettore non commetta l’errore di interpretare le parole del narratore come un resoconto oggettivo e affidabile di ciò che è effettivamente accaduto.
Tutto ciò che segue è soggettivo e incerto, tutto ciò che viene presentato è, in primo luogo, vissuto da un individuo reale, in carne ed ossa, certo, ma in secondo luogo, è filtrato e rielaborato dalla sua mente confusa, contorta, se non malata; dalla sua personalità tormentata e dal suo giudizio certamente non sempre affidabile. Quindi spetterà anche, se non unicamente, a voi valutare fino a che punto le parole del nostro protagonista rispecchino la realtà, o siano deformate nel delirio. Detto ciò, auguro buon viaggio al gentile e, spero, paziente lettore. Un oscuro viaggio attraverso la storia di una coscienza.”
Quarta di copertina libri di Matteo Carmignoli La ragazza oltre il mare
“L’attore, nel suo ultimo atto, non sa se riaprirà gli occhi nella luce di un applauso, nelle fiamme della derisione, o se le sue palpebre rimarranno chiuse, sigillate, schiacciate dalla tenebra più totale. Egli sa solamente che, comunque vada, dopo che avrà abbandonato il palcoscenico, a spettacolo esaurito, il sole sorgerà di nuovo e poi, ottuso, tramonterà, nel suo meccanico splendore. Vivi come se tu fossi sempre su un palcoscenico! Non interrompere la tua narrazione solo perché ti dicono che lo spettacolo è finito…
Anche se il pubblico ha lasciato il teatro e sei solo, sotto un telo d’ombra, continua la tua dannata recita! Atteggiati come se tu fossi tuttora al cospetto di un pubblico scelto!… Da quando ho perso lei, da quando le nostre strade, come previsto da questa logica meccanica che tutto governa, si sono separate, ho preso la risoluzione di redigere questo diario! Buon viaggio, mio lettore immaginario! Ti presento la ragazza oltre il mare!”