Chi è Angelo Bruscino autore del libro “Lo sviluppo ecosostenibile”
Angelo Bruscino nasce ad Avellino nel 1980. E’ imprenditore e saggista esperto di diritto dell’ambiente e tecnologie ambientali.
Nel 2013 ha esordito nella saggistica con il libro “Quanto ci costa essere Italiani? Diario della giovane impresa ai tempi della crisi” edito da Tullio Pironti Editore.
Ha firmato nel 2015 il volume “Il Bivio – Sogni e Speranze dei Giovani Italiani in tempo di crisi” edito dalla casa editrice Mondadori; è autore delle pubblicazioni “Lo Sviluppo Sostenibile” (2008) e “Il Turismo Sostenibile” (2011) per Libreriauniversitaria.it.
Ex componente del Comitato Scientifico del quotidiano Terra, socio e dirigente di varie aziende nel settore della green economy tra cui Ambiente S.p.a, ha ricoperto diversi ruoli in CONFAPI – Confederazione Italiana della Piccola e media Industria, tra cui quello di Presidente Nazionale Giovani per il triennio 2014/2017 e membro della giunta nazionale senior. Come giornalista pubblicista collabora con l’Huffingtonpost Italia.
Angelo Bruscino ha ricevuto il Premio di Rappresentanza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per l’organizzazione del convegno Legalità a Napoli, l’impresa possibile nel marzo 2011.
Nel 2018 è stato insignito del titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Sergio Mattarella.
Nel maggio del 2019 è stato pubblicato un libro scritto a 4 mani con Alessio Postiglione, dal titolo “Popolo e Populismo” per Cairo Editore, che ha vinto il Premio della Critica al concorso Milano International. Sempre nel 2019 è entrato a far parte del consiglio direttivo di Assorimap, associazione che riunisce i riciclatori di plastiche.
Nel 2021 ha pubblicato con LibreriaUniversitaria.it il libro “Lo sviluppo ecosostenibile”.
Quarta di copertina del libro “Lo sviluppo ecosostenibile”
Il vasto problema ambiente racchiude in sé le basi della realizzazione dello sviluppo, inteso sia come necessità di una produzione sostenibile rispetto alle risorse naturali disponibili sia come sostenibilità nel tempo del benessere individuale e sociale. Se la sostenibilità deve diventare cultura diffusa e stile di vita dei cittadini al pari di altri princìpi come la democrazia e la libertà, concepire la diminuzione dell’inquinamento come una riduzione della produzione di beni e servizi comporterebbe una caduta della qualità della vita.
È molto importante continuare a produrre tutto quello di cui abbiamo bisogno ma consumando meno energia e meno materiali. È necessario sviluppare una nuova coscienza imparando nuove regole da seguire non solo per la salvaguardia del territorio ma per il futuro sviluppo economico e sociale, migliorando le condizioni di Ben-Essere di tutti.
Per maggiori informazioni e per acquisto libro: LibreriaUniversitaria.it