Chi è Matteo Zambrini autore del libro “Reliquie”
Matteo Zambrini nasce a Faenza nel 1978. Fin da bambino ha mostrato forte interesse per i sogni, la musica, l’espressione artistica e la natura, per poi sviluppare in adolescenza diverse passioni, tra cui la poesia.
Le sue influenze principali sono da sempre la natura e i suoi cicli, le relazioni umane, la notte, le stagioni della vita e la morte.
La musica è una grande fonte di ispirazione, assieme alla poesia stessa: autori e autrici quali Quasimodo, Campana, Magrelli, Dickinson e Pavese, assieme ad altri, hanno avuto una forte influenza su di lui e sul suo modo di scrivere.
Matteo Zambrini è particolarmente attratto dai sentimenti sfuggenti e isolati, dalle percezioni che spesso non sentiamo di dover comunicare al mondo esterno perché apparentemente inconsistenti, prive di un significato razionale o perché semplicemente inafferrabili.
La notte è un tema centrale, la somma dell’inesprimibile, dell’irrazionale e, per ragioni legate alla sua storia personale, un serbatoio inesauribile di meraviglia.
Nel 2009 ha pubblicato la prima silloge poetica, intitolata “Altrove”, con la quale ha vinto il premio Archè di Anguillara Sabazia. “Reliquie” è la sua seconda raccolta.
Quarta di copertina “Reliquie”
«Di certi luoghi / si conoscono soltanto i cippi di confine / strade nuvole satelliti / che per sottrazione ne tracciano i lineamenti / ciò di cui vivono è un astratto / contorcersi di amori».
