Trama e commento del libro Cecità di José Saramago
Cecità di José Saramago racconta di un’improvvisa epidemia che colpisce un indefinito paese del mondo. L’epidemia causa una strana cecità alle sue vittime, non togliendo soltanto il senso della vista ai poveri malcapitati, ma dandogli la sensazione di essere invasi da un’intensa luce bianca, simile a un “mare di latte”.
Il romanzo Cecità prosegue con la cronaca delle vicende che capitano ai primi contagiati. Un uomo, una ragazza con gli occhiali scuri, un dottore, un vecchio ed un bambino. A questi poveri disperati, si aggiunge la moglie del dottore. Pur di restare accanto al marito in questa situazione inspiegabile, finge di essere anche lei vittima dell’epidemia. Saranno i suoi occhi a guidare il lettore verso la catastrofe che sta coinvolgendo l’intera umanità.
Per cercare di capire cosa possa esserci all’origine dell’epidemia di cecità, il governo decide di trasferire i contagiati in un ex manicomio. E’ stato adibito per l’occasione a presidio per la quarantena. Gli ospiti dell’ex manicomio, sono impossibilitati ad avere contatti con l’esterno.
Iniziano una vita di clausura e convivenza forzata, che darà inizio ad un serie di eventi poco piacevoli. Il continuo diffondersi della cecità fa riempire l’improvvisata zona di quarantena, aumentando il disagio per i suoi preoccupati abitanti.
Gli uomini e le donne richiusi nell’ex manicomio iniziano a dimenticare le più elementari leggi del vivere sociale, complici le terribili condizioni di vita e la totale assenza di controllo. In una situazione di panico estremo, alla quale non pare esserci soluzione, i personaggi di Cecità danno libero sfogo ai più nascosti istinti primordiali, mostrando il peggio dell’animo umano.
Commento del libro di Saramago
Josè Saramago scrive a tinte fosche la psiche, l’istinto e la realtà dell’uomo che annulla millenni di evoluzione biologica, sociale e culturale. Quando la paura e la lotta per la sopravvivenza sono gli unici elementi che lo costringono a continuare a respirare.
Saramago è molto abile nel riuscire a trasmettere la sensazione di cecità ai lettori. Li catapulta con tutti i sensi nell’orrido ex manicomio. Lo spiazzamento del lettore avviene anche attraverso tecniche di scrittura estremamente innovative per il tempo: i personaggi non hanno nome e i dialoghi non sono segnalati in alcun modo, così che anche il lettore di Cecità di Josè Saramago possa sentirsi spiazzato come un cieco che debba riconoscere da che parte provenga una voce.
Non avevo mail letto nulla di Saramago e ora credo proprio che rimedierò!
Complice la scrittura scorrevole, questo romanzo è coinvolgente, porta il lettore dentro la storia e lo fa partecipare in modo diretto alle sofferenze e alle angosce dei protagonisti.
L’uomo viene annientato da questa nuova e inspiegabile malattia, dimentica la propria dignità e il proprio “essere umano”.
L’ho letto a febbraio 2021, in piena pandemia Covid 19. All’inizio non pensavo fosse una buona idea, non ci sono certo paragoni, ma alcuni stati d’animo, possono essere condivisi.
Lo consiglio vivamente a tutti, soprattutto a chi, nel tempo, ha perso alcune speranze. Però vi avviso, io in alcuni punti ho pianto!