“Com’è profondo il Male” di Guido Rojetti: un modo alternativo di raccontare il male
“Com’è profondo il Male” è una raccolta di racconti scritti dall’autore Guido Rojetti. Lo scrittore utilizza l’ironia, in modo sorprendente, per esorcizzare il male. Oltre alle storie che hanno come tema portante il dolore, troviamo fotografie e immagini che impreziosiscono l’opera.
Più che raccontare le storie, che potrete gustare usando i vostri tempi e lasciandovi coinvolgere dai racconti, vorrei parlare dell’aspetto e del tratto di queste storie. Si tratta di racconti che fondono molto bene l’aspetto drammatico e quello complesso all’ironia, a volte persino comica. E poi Rojetti riesce a unire il reale con il surreale, creando così un piacevole gioco di riflessi che distorcono ciò che si vede.
La percezione del lettore è così messa alla prova in un modo che stimola e conduce a una chiave di lettura personale ogni volta.
Guido Rojetti ha uno stile piacevole, sa usare e dosare le parole e il nonsense, equilibra l’ironia e la serietà fino ad arrivare al paradossale.
La scrittura decisa, ma leggera, le storie, il modo in cui vengono affrontate con sagaci, con uno stile pungente ma anche profondo, fanno di “Com’è profondo il male” un libro interessante.
Immergendosi in queste pagine si viene colti soprattutto da un senso di malinconia, che poi è subito smorzata dalla comicità di certe situazioni.
Commento libro
Ci sono dettagli che mi hanno colpito particolarmente come ad esempio la capacità dello scrittore di rimandare immagini attraverso le parole, quasi stessimo vedendo un film. E poi la capacità di stimolare la mente del lettore a immaginare scenari o possibilità differenti.
E tutto questo viene fatto per esorcizzare il male che sembra inscalfibile, che ha inizio con il peccato originale.
Alla fine della lettura di “Com’è profondo il Male”, ma anche durante, si ha la sensazione di essere sotto effetto di qualche sostanza naturale che aiuta a guardare il male e la malvagità dell’uomo con occhi differenti. Per maggiori informazioni sulle opere di Guido Rojetti: https://www.guidorojetti.it/