Di cosa parla “Come Dio comanda” di Niccolò Ammaniti
“Come Dio comanda”, ultimo romanzo di Niccolò Ammaniti, vincitore del Premio Strega 2007. Un libro in cui le vite dei personaggi di un paese di periferia, si intrecciano indissolubilmente. Non riescono a sbrogliarsi neanche nelle ultime pagine della storia, come se vivessero consapevoli di essere un unico spirito.
Aleggia su tutto il racconto l’essenza di un Dio che castiga o è di una bontà infinita, a seconda dell’umore dei protagonisti e dalle avventure che gli capitano. L’essenza di Dio è una presenza che sembra essere l’artefice del destino di ogni uomo. Anche se è evidente il ruolo predominante che rivestono le scelte individuali nel corso del loro cammino.
Cristiano Zena, è un ragazzino abbandonato dalla madre, che nutre un amore viscerale verso un padre che è la sua fonte di vita. A volte l’uomo sarà visto dal figlio come un uomo cattivo, instabile, ubriacone.
Tutti questi elementi, però, non riusciranno a convincere il bambino fino in fondo della colpevolezza del padre. Ciò non succede poiché Cristiano crede in quest’uomo, dall’atteggiamento a volte violento, che ha sacrificato il suo tempo per stargli accanto e prendersi cura di lui.
Commento libro di Niccolò Ammaniti
Grande merito di Niccolò Ammaniti è la capacità, non soltanto di far legare ai personaggi del libro, nonostante possano non suscitare simpatici o apparire distanti dalla nostra visione di persone comuni, ma anche di ritrarre perfettamente la realtà di una società contemporanea che possiede in sé milioni di contraddizioni e di fatti irrisolti.
Dopo il grande successo di “Io non ho paura”, film tratto dal romanzo omonimo di Ammaniti, il registra Gabriele Salvatores ha portato nelle sale cinematografiche italiane anche “Come Dio Comanda”, il cui protagonista maschile è un bravissimo Filippo Timi.