Di cosa parla “Coriandoli nel deserto” di Alessandra Arachi
Nel romanzo “Coriandoli nel deserto” la scrittrice Alessandra Arachi ci racconta di una storia di amore e dipendenza, quasi di sottomissione di un uomo, il fisico Enrico Persico, alla figura di un amico, Enrico Fermi.
Tutto la storia viene narrata tra il letto di un ospedale – in cui Enrico Persico si trova a combattere con una malattia indefinita – e i ricordi che scivolano nella sua mente.
Quello che si legge nel libro “Coriandoli nel deserto” è di un uomo che ama il suo lavoro, i suoi amici e una donna, ma non riesce a seguire le proprie ambizioni perché offuscato dall’immagine predominante di Fermi, a cui andrà il merito di ogni cosa. Persico non riesce a competere con lui, ma nonostante tutto continua la sua lotta interiore tra amore e odio nei confronti dell’amico che lo ha privato persino dell’amore della donna più importante della sua vita.
Rendere fedelmente la trama di questo romanzo è complicato, perché l’opera è un susseguirsi di pensieri, di lettere che non vedranno mai un compimento, di ricordi vividi che raccontano solo un punto di vista, quello di Persico. Alla fine del libro non si ha la certezza di avere un’idea chiara di ciò che è accaduto realmente perché l’ombra di Fermi è talmente grande da offuscare ogni cosa. Ma contemporaneamente non si capisce se il protagonista di “Coriandoli nel deserto” sia stato veramente messo in ombra da Fermi o da se stesso.
Il romanzo è molto intenso, la voce narrante vibra a ogni parola e la storia prende forma lentamente per dar vita a personaggi che sono stati prima di tutto uomini e poi dei fisici e come tali si sono comportati. La scrittura è densa, le parole sono scelte con intelligenza e alla fine del libro “Coriandoli nel deserto” si ha la sensazione di aver vissuto con Persico e Fermi la loro avventura.