“Cose da bambini” di Toni Brunetti un libro di attualità ambientato negli anni Settanta
Toni Brunetti con il libro “Cose da bambini” ci parla di un mondo vicino e lontano, che alcuni ricorderanno e di cui altri avranno solo sentito parlare.
Il romanzo di formazione di Brunetti è stato pubblicato nel 2021 da Planet Book. Il lettore si troverà a leggere una storia comune, probabilmente con riferimenti autobiografici, ma anche un thriller.
Il libro ha un’ottima ambientazione, sia a livello temporale che a livello di luoghi in cui i fatti vengono vissuti. È come se l’ambiente fosse protagonista almeno quanto il personaggio principale: Marco, un bambino di 11 anni.
La storia è racchiusa in poco più di un anno, va dal 1969 al 1970. Da sfondo abbiamo la periferia di Milano, una periferia violenta, problematica, che mette in evidenza le differenze.
Ciò che colpisce di “Cose da bambini” è la capacità di analisi dello scrittore. Brunetti riesce, non solo a entrare nella mente di Marco, ma anche a descrivere perfettamente le situazioni che lo riguardano.
È proprio per questa sua capacità narrativa che si crea empatia con il bambino, ma anche con le cose che gli accadono e che lui sente sulla sua pelle in modo esclusivo.
Recensione libro “Cose da bambini” di Toni Brunetti
Marco vive nel quartiere Anello, dove si è trasferito, una zona della periferia milanese. Un luogo pieno di conflitti irrisolti, violenza e difficoltà. Il bambino vede con i suoi occhi quello che accade. Vive la strada come avveniva in quegli anni in cui i giochi venivano fatti all’aperto con i propri pari. E deve affrontare con la propria forza e le proprie capacità tutte le difficoltà che incontra.
Non può contare sulla sua famiglia, o almeno sente di non poterlo fare. Ogni componente della sua famiglia ha delle fragilità che lo fanno sentire solo.
I genitori, gli adulti, non sono dei punti di riferimento: la mamma è succube del marito, ma poi prende una decisione necessaria, e il padre si comporta come un ragazzino sconsiderato.
È come se Marco fosse in balia degli eventi, abbandonato in un mare in tempesta, soprattutto a casa a causa del complicato rapporto tra i genitori.
Marco, però, ha i suoi due appigli per rimanere in piedi: il calcio e Tex Willer. Per il primo vive una passione totalizzante, mentre il protagonista del fumetto è il suo idolo che non ha paura di niente, il suo modello d’ispirazione con cui parla.
Il bambino si troverà a dover subire e affrontare una realtà complicata. Una realtà in cui il peggio viene visto come se fosse qualcosa di normale, tanto che anche quando una bambina scompare, nessuno sembra prestare attenzione alla tragedia.
Nonostante tutto, però, grazie all’amicizia, all’amore, alla forza interiore, al bisogno di riscatto, alla necessità di affrontare le proprie paure, Marco cresce, diventa grande. Diventa capace di un’azione memorabile, anche se pericolosa.
Commento libro di Toni Brunetti
“Cose da bambini” di Toni Brunetti è un libro davvero interessante, che mette a nudo le fragilità delle persone, ma anche la loro forza. Un romanzo che fa riflettere sulla crescita, sul modo di essere genitori adesso, sul modo in cui prima si lasciava che le cose da bambini si risolvessero senza l’intervento dei grandi.
Un romanzo attuale, che ben descrive le condizioni delle periferie italiane, anche se il libro è ambientato negli anni Settanta.
Il lettore si troverà di fronte a una storia che sembra lontana anni luce da noi, per il modo in cui le giornate venivano vissute e per il rapporto con i genitori, eppure c’è tanto di simile a ciò che ancora in molti vivono.
Brunetti, in questo romanzo, ci parla di vita, di scelte, di sfide da affrontare, di paure che sembrano uccidere, ma poi fortificano. Ci parla di piccole cose, dettagli che spesso neppure guardiamo, ma che fanno la differenza.
Del libro mi ha colpito molto questo passaggio, che con poche parole riassume tutta la storia e fa capire lo spessore di questo romanzo.
“La paura è stata mia compagna di viaggio, ma non le ho mai ceduto e non mi sono mai adeguato e, nonostante la sua presenza costante e molesta, ho sperimentato la vita. Sono stato molto felice e ho sofferto tantissimo, ma ho fatto quello che sentivo, senza risparmiarmi, anche quando il vento contrario era talmente forte da togliermi il respiro o quando il peso dei miei errori mi piegava le gambe.”