“Di morte e d’altre storie” di Massimo Meschini: nessuno rimarrà vivo!
“Di morte e d’altre storie” è una raccolta di racconti horror pubblicata nel 2021 dallo scrittore Massimo Meschini.
La volontà di scrivere questo libro nasce da un fatto che l’autore racconta nella sua introduzione. Mentre era al bar assieme ad alcuni amici, un uomo anziano si intromette nei loro discorsi per dire che ciò che sembra impossibile diventa possibile. Lo attestano i suoi racconti, che Massimo Meschini ascolta con attenzione traendo ispirazione per scrivere queste storie horror.
Trama libro “Di morte e d’altre storie” di Massimo Meschini
A volte per delle coincidenze, altre per mano del destino, in alcuni casi per un’instancabile ironia di chi manovra i fili della vita dei protagonisti, i personaggi di queste storie muoiono.
Sicuramente questo è il tema portante, che collega tutte le vicende narrate nel libro “Di morte e d’altre storie”.
I racconti sono brevissimi, storie da poche pagine in cui Massimo Meschini inserisce gli elementi tipici per aumentare la tensione narrativa. I personaggi si susseguono, il lettore li incontra per alcuni minuti e poi spariscono senza avere scampo.
Da subito ci sono stati dei passaggi che mi hanno colpito per l’immediatezza e il pensiero alla base di queste vicende.
“Come poteva la bontà divina dimenticare le anime in pena, evitarle e respingerle lasciandole sole nel dolore e nella morte?”
I protagonisti hanno una storia alle spalle, un’anima, li conosciamo in quell’istante che precede la morte e poi li lasciamo all’oblio. Ma nel frattempo conseguono delle riflessioni.
Commento libro
“Di morte e d’altre storie” è una raccolta di horror atipico, perché più che spaventare, questo libro porta a cogliere l’immediatezza del racconto e il pensiero che l’ha ispirato. È come se lo scrittore ci volesse spronare a cogliere la bellezza di ciò che viviamo attimo dopo attimo, a goderci la vita, perché potremmo non avere più tempo.
È molto interessante il concetto che ovunque ci possono essere pericoli, ostacoli, un destino crudele che ci attende. Basta una disattenzione, un dolore insopportabile, un inciampo, un incontro inaspettato per condurre alla morte i protagonisti delle storie.
La condizione psicologica che crea lo scrittore portandoci a pensare che tutto più cadere nell’abisso da un momento all’altro è ciò che rende davvero horror questo libro.
Consigliato a chi non ha paura di confrontarsi con il tema della morte e della paura.