Di cosa parla “Dolce fiele” di Silvia MariaElena Damiani
“Dolce fiele” della scrittrice Silvia MariaElena Damiani è un romanzo in cui nulla è lasciato al caso. Le parole sono accompagnate dalle immagini di Marta Andreuzza e c’è il testo di una canzone scritta appositamente per il libro di Marco Vincini dei NowHere.
“Dolce fiele” è il seguito de “Le voci di Nike” che la scrittrice Silvia MariaElena Damiani ha pubblicato nel 2010. In questo secondo capitolo della storia, al centro di tutto è come sempre l’amore, uno di quelli che sembrano eterni.
Un incidente, però, ha rotto l’incantesimo e la relazione tra i due giovani protagonisti della storia è finita, ma per Kaspar non sembra essere così. Nella sua testa non c’è altro che lei, la sua amata, la donna che gli è stata portata via, e lui continua ad avere delle visioni in cui la protagonista è sempre Nike.
“Dolce fiele” tiene continuamente il lettore sulle spine. La Damiani riesce con sogni, immagini terrificanti e visioni a condurre in un mondo complesso, in cui si ripete continuamente una voce che dice “Dimmi ancora come mi troverai”.
Il libro è un susseguirsi di eventi che si intrecciano, si sbrogliano, si scontrano e danno vita a quella che pare essere un’altra storia, tutto questo attraverso una scrittura densa, sinuosa, che ben si sposa con le presenze misteriose e oscure, con le voci che si propagano ripetendo frasi e l’ambiente in cui tutto ciò accade.
Alla fine, come in ogni storia che si rispetti, anche nel romanzo “Dolce fiele” Kaspar dovrà prendere una decisione, rinunciare a qualcosa per non perdere il resto, quello che conta.
Silvia MariaElena Damiani non ci racconta solo d’amore, ma ci conduce al centro di un thriller smosso dalla passione, dalla collera e da sentimenti contrastanti. “Dolce fiele” è un ritrovarsi e perdersi, essere lì a un passo e vedere ogni cosa svanire, e non si comprende la realtà fino a quando non si giunge alla fine, anche se qualcosa resta sospeso facendo presagire un possibile seguito.