Estratto Romanzo “Facezie, intemperanze e astruserie di famiglia” di Dario Ghiringhelli

Estratto del libro "Facezie, intemperanze e astruserie di famiglia" di Dario Ghiringhelli, vincitore del premio speciale categoria edita al Concorso Letterario Nazionale "Autore di te stesso" 2011 organizzato da Recensione Libro.it in collaborazione con la CSA Editrice.
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PROTAGONISTI
Agenore Dell’Acqua: marito di Silvia, padre di Marco e Selene, quarantanove anni, bancario sportellista, romanziere incompreso, frequentemente in preda all’ansia da prestazione.
Silvia Taiè in Dell’Acqua: moglie di Agenore, madre di Marco e Selene, quarantacinque anni, dirigente carrierista, assidua filodrammatica, leggermente soggetta a nevrastenia, accanita fumatrice.
Marco: figlio di Agenore e Silvia, fratello di Selene, diciotto anni, quasi maturando, accanito ultrà domenicale, ferratissimo in Grande Fratello, con spiccata tendenza ad improvvise e tormentose passioni d’amore.
Selene: figlia di Agenore e Silvia, sorella di Marco, sedici anni, cultrice di studi linguistici, aspirante Velina, incessante ricercatrice di un look diverso, nostalgica di Michael Jackson, fortemente attratta da Simone Cristicchi.
Federica: la gatta sempre gravida.
Dimitrinka: lavoratrice domestica, cinquantenne ma ancora piacente, un tantino polacca, confidenzialmente chiamata Dimi, indefessa prestatrice di cure quotidiane al nucleo familiare, soggiogata dal fascino di Joaquin Navarro Valls, incapace di rinunciare ad ogni puntata di Porta a Porta.

COMPRIMARI
Quanti hanno occasione di rapportarsi con i membri del nucleo in un ruolo immediatamente successivo per importanza a quello dei protagonisti, come:
Jennifer: compagna di scuola di Selene, già vagamente adusata al botulino.
La mamma di Jennifer: coetanea di Silvia, ma un po’ rifatta.
Giuliana: amica e confidente di Silvia.
Il marito di Giuliana: agente immobiliare un po’ frustrato.
Alex: ragazzo di Selene, diciassette anni, filosofo in erba, lievemente contestatore.
Vanessa: ragazza di Marco, diciottenne, quasi maestra, totalmente refrattaria al ciclo mestruale.
Edvige Cernitori: collega d’ufficio di Agenore, quarantenne, pragmatica, infelicemente racchia.
Maddalena Zaccanti:amica di Edvige, psicologa.
Tamara: professionista del mestiere più antico del mondo. Trasgressivamente demodè.
Un Maresciallo: come l’Arma, “fedele nei secoli”.
Camilloni, il direttore di filiale: bancario senz’anima.
Mirta: trentacinque anni. Stupenda creatura, ma troppo radicata nelle sue convinzioni.
Crispino Vegetti: pensionato e anche pseudo santone fortemente passionale.
Bartolomeo: un regista che muove le fila senza comparire personalmente.
Stefano: amico ultrà di Marco, dal genere non ancora ben definito.
Lomazzi: docente amante dei teoremi.
Zia Teresa: esperta in perforazioni.
Cugino Francesco: lontano parente defunto.
Cugino Angelino: lontano parente centenario.
Don Agostino: un accattivante religioso.
Signora Pellegrini: una manicure con buona memoria.
Il figlio della signora Pellegrini: obiettore di paternità.

LE VICENDE
Ai tempi nostri.

L’AMBIENTE
Una bella casa, arredata con gusto, anche se con qualche particolare un po’ ridondante, ma che, comunque, rispecchia le differenti personalità dei coniugi proprietari. Ad ogni buon conto si rileva una totale mancanza di disordine, come può succedere alla gente piuttosto ben organizzata. Si diceva: gente; ma poi, in fondo, ci si riduce a una sola persona: Silvia, la più incombente figura della casa fra tutti quelli che la popolano, esclusa la gatta Federica sempre gravida e totalmente indipendente nel suo modo di vivere l’esistenza. Insomma, una casa tipica di una famiglia fattasi tutta da sé. Si annovera nel da sé anche un cinque più uno al superenalotto, che costituì, per così dire, il primo mattone dell’appartamento, grazie ad una schedina compilata da lei a completa insaputa del marito poco avvezzo a sciupare soldi per tentare il colpo di fortuna. In conclusione, gente che è abituata a pagare l’ICI su due case poste in regioni diverse. In ogni caso, gente che si ricorda bene come si sia comprata la casa, al contrario di come fanno oggi certi ministri. E questo le fa onore.

LA LOCALITA’
La città di Legnano, centro caratterizzato da un’operosità costante ed ingegnosa, ma presto destinato a perdere la sua affinità etnica, come sta avvenendo oggi in molti comuni di provincia.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it