Recensione libro “Fiori per i Bastardi di Pizzofalcone” di Maurizio De Giovanni

Citazione “Ti prego, Basti: non dimenticare che l’amore deve sopravvivere alla vita. Non lasciare che venga soffocato dalle convenzioni e dalle sue imitazioni, il possesso, il vincolo, il pregiudizio.”
Fiori per i Bastardi di Pizzofalcone
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Trama romanzo e recensione libro “Fiori per i Bastardi di Pizzofalcone” di Maurizio De Giovanni

“Fiori per i Bastardi di Pizzofalcone” del prolifico Maurizio De Giovanni è l’ultimo romanzo, per ora, dell’autore della serie Bastardi di Pizzofalcone. In uscita in libreria l’1 dicembre 2020, in prossimità del Natale, pubblicato dalla casa editrice Einaudi, come tutti i romanzi di questa serie e del Commissario Ricciardi.

Questo è il decimo libro della serie.

Ancora una volta i Bastardi di Pizzofalcone si trovano alle prese con un arduo caso da risolvere. C’è una tensione maggiore, che pressa su di loro, perché vuoi per invidia, per sgarro o per necessità qualcuno vuole smantellare il commissariato di Pizzofalcone.

È così che il gruppo ancora una volta dovrà dimostrare di essere capace, di riuscire a risolvere in pochi giorni e con il massimo impegno, un altro caso complicato.

Recensione libro “Fiori per i Bastardi di Pizzofalcone” di Maurizio De Giovanni

Un fioraio conosciuto e amato da tutti nel quartiere è stato brutalmente assassinato. Si chiama Sabio Niola e a trovare il suo corpo privo di vita è il suo più caro amico. Un anziano che con lui ha condiviso momenti belli e brutti ed è legato alla vittima come un fratello.

È ancora sconvolto quando Aragona e Lojacono lo avvicinano per prendere nota delle informazioni che possono essere utili a risolvere il caso. Non importa che sia primavera, che la città risplenda, che la luce accarezzi i corpi e nell’aria ci sia un piacevole odore di salsedine che si mischia a quello dei fiori.

Quando c’è chi ha odio e rabbia dentro di sé, quando c’è chi è capace di tanta violenza, la meraviglia della primavera lascia il posto alla crudeltà e al dolore.

Savio Nicola è stato sorpreso di spalle mentre si prendeva cura dei suoi amati fiori, di cui conosceva il significato più profondo. Qualcuno lo ha massacrato di botte, talmente da renderlo irriconoscibile. Il sangue sparso ovunque che ormai ha macchiato il corpo della vittima ovunque, provoca un attimo di sbandamento persino in Aragona, da sempre abituato alla violenza.

La povera vittima non solo era amato da tutti, ma si prodigava per aiutare chi ne aveva bisogno, quelli soli, gli emarginati, i deboli. Si occupava di loro nella speranza di dargli una seconda occasione, come aveva fatto con un giovane albanese.

Ma proprio con quel ragazzo aveva litigato poche ore prima di morire e i sospetti ricadono proprio sul giovane. Il ragazzo giura di non essere stato lui, ma poi mente, dando così ancora più credito ai dubbi. Ma c’è un’altra pista che i Bastardi di Pizzofalcone stanno seguendo, quella del racket.

Savio pochi mesi prima aveva rilasciato un’intervista in cui denunciava la richiesta del pizzo ai commercianti della zona da parte della criminalità organizzava.
La sua denuncia ha forse infastidito i diretti interessati?

Chi è il colpevole di tali barbarie? È stato il giovane aiutato dal fioraio, la criminalità organizzata o c’è un’altra pista ancora da seguire? Sono tanti gli interrogativi, troppi i dubbi da sbrogliare, tanti dettagli ancora da analizzare prima di risolvere l’indagine.

Commento libro di Maurizio de Giovanni

Ancora una volta Maurizio de Giovanni è riuscito a raccontare una storia di dolore e sporcata dal sangue, con poesia e dolcezza.

Non è solo l’indagine a tenere incollati i lettori a “Fiori per i Bastardi di Pizzofalcone”, ma anche le vite sospese a un filo di ogni protagonista della storia. Il commissariato diventa una casa per gli sbirri di Pizzofalcone, come si lì ci fossero i componenti di una famiglia unita.

Sempre di più i personaggi si caratterizzano e le storie diventano intricate dando vita a un libro intrigante.

Consiglio a chi ancora non ha letto i libri di Maurizio de Giovanni di farlo, di lasciarsi rapire dalla sua bravura, dalla sua capacità di creare trame avvolgenti che sembrano costruite alla perfezione.

“Fiori per i Bastardi di Pizzofalcone” è tra i migliori libri da regalare a Natale nel 2020, per gli amanti di gialli, per chi ha un animo poetico e per chi crede ancora che la luce possa spendere nel buio.

Libri consigliati di Maurizio de Giovanni: “Troppo freddo per Settembre” e “Vuoto per i Bastardi di Pizzofalcone”.

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Voto libro 4.3 su 5
Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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