Di cosa parla “Guerre corporative” di Simone Giusti
Il romanzo “Guerre corporative” di Simone Giusti catapulta sin dalle prime pagine in una storia che toglie il fiato e ci apre dinanzi scenari da brivido, che sono molto vicini a noi, nonostante ci appaiano lontani.
Max Fuller viene braccato, inseguito come dalla sua ombra da un individuo dai vestiti e la personalità anonimi. Cosa vorrà da lui? Perché qualcuno lo segue e sembra minacciare la sua incolumità?
Dopo poche pagine di “Guerre corporative” si comprende che sono molte le azioni da pathos e ce ne rendiamo conto con Abbie Cassio, una ragazza affascinante che fa l’hacker come mestiere. Quando quella mattina si sveglia nella sua casa che affaccia sul mare di Malta, ancora non sa che si troverà coinvolta in un intrigo internazionale.
Una nuova crisi mondiale, dalle conseguenze inimmaginabili sta per esplodere: i combustibili fossili stanno finendo. I consumi superano la quantità di risorse che vengono trovate, l’energia viene a mancare senza una riconversione e le persone devono iniziare a preoccuparsi per quello che non ci sarà domani.
Le compagnie petrolifere cercano nuove risorse, ma ognuna si muove in direzioni diverse, chi con un approccio di apertura verso combustibili alternativi e chi come la Exxon mette in atto un metodo aggressivo e appoggiato dal governo americano utilizza le guerre per far sue quote di mercato sempre più grandi.
Grazie a questo e alla fusione con la Chevron, la Exxon diventa un colosso che controlla la quasi totalità del mercato dei fossili e dei biocarburanti.
Ma cosa c’entra tutto questo con la storia di Abbie e con quell’uomo che si era sentito braccato e minacciato? Lo scoprirete leggendo “Guerre corporative” di Simone Giusti, un romanzo che non vi lascerà indifferenti…
Mi è arrivato alle 14:00 di un martedì e il giorno dopo alle 10:00 del mattino lo avevo già finito.
Inutile dire che ti trovi catapultato sulle montagne russe fin dalla prima pagina: un concentrato di azione-thriller senza uguali che ti lascia senza respiro.
Simone ha ben chiaro lo scenario futuristico verso il quale ci stiamo dirigendo e padroneggia questa visione inserendo sapientemente nelle mani dei protagonisti tecnologie civili e militari che, a mio avviso, presto vedremo in concreto.
A tutto ciò fa da sfondo una società che rovina sempre di più in una crisi di valori senza controllo.
Personalmente fatico talvolta a distinguere tra quella reale in cui viviamo e quella fittizia (quella che dovrebbe essere confinata nelle pagine dei libri o sulle pellicole cinematografiche),ma, ahinoi, gli scenari distopici descritti da autori coraggiosi come Simone, diventano drammaticamente tangibili nella loro fredda durezza e crudeltà.
Un libro che impone domande serie su quali strade stiamo percorrendo e soprattutto dove ci condurranno.
Da non perdere.