Di cosa parla “I cento libri che rendono più ricca la nostra vita” di Piero Dorfles
Poco meno di 300 pagine per quest’ultimo libro di Piero Dorfles intitolato “I cento libri che rendono più ricca la nostra vita”, una classifica dello scrittore che ci spiega le ragioni di queste sue scelte.
Che poi in realtà i libri da lui citati sono centouno, ma il motivo di quell’uno in più Dorfles ce lo spiega e ci dice che si tratta di un racconto per lui molto importante.
Quello che il lettore si troverà ad affrontare nello scorrere del libro “I cento libri che rendono più ricca la nostra vita” è un excursus tra i romanzi che hanno segnato la storia della letteratura. Certo, trattandosi di una classifica fatta sulla base dei gusti e delle ragioni personali di Piero Dorfles si può anche non essere d’accordo con lui. Alcuni lettori lamentano la mancanza di grandi classici, uno su tutti il capolavoro di Dante Alighieri “La divina commedia”, ma non c’è protesta che tenga quando l’autore spiega che la scelta si basa su preferenze personali.
Nell’opera “I cento libri che rendono più ricca la nostra vita” c’è spazio per i romanzi d’amore, come per quelli storici o di avventura, l’importante è che attraversi gli anni e raccolga sentimenti.
Tra i vari nomi imperdibili troviamo quelli di scrittori che con la loro penna hanno sicuramente lasciato il segno e reso un dono inestimabile alla letteratura: Primo Levi, Orwell, Dickens e Dostoevskij.
I cento libri raccontati da Piero Dorfles sono gli imperdibili, quelli che ogni lettore appassionato dovrebbe aver avuto tra le mani e assaporato. Quelli da lui citati sono i libri che bisogna leggere e che daranno un valore in più alla nostra esistenza.
“Se questo è un uomo” di Primo Levi, “1984” di George Orwell, “Il conte di Montecristo” di Dumas sono i libri che una volta riposti, dopo essere stati letti, non vanno più via dalla mente.