Di cosa parla il libro Il bambino di carta di Marina Migliavacca Marazza
Il bambino di carta di Marina Migliavacca Marazza racconta la storia coinvolgente della famiglia Milne e di Christopher Robin (Billy Moon).
Alan Milne è l’autore inglese che ha creato il più noto orsetto del mondo, Winnie the Pooh, e Christopher Robin era di fatto suo figlio, che sin da piccolo è stato chiamato dai suoi genitori Billy e non sapendo pronunciare correttamente il cognome è da lui stesso chiamato Moon.
Trama del libro Il bambino di carta
La ricostruzione attenta e drammatica dell’autrice del celeberrimo orsetto inizia nel 1944 quando il tenente Billy Milne, di istanza con il suo regimento a Salerno, riceve un libro dal padre, noto scrittore inglese. Siamo nel 1944 e Christopher Robin Milne, noto come Billy Moon, viene colpito da una scheggia.
L’autrice Marina Migliavacca Marazza con un’abilità narrativa ci porta indietro nel tempo a quando, il 21 agosto del 1920, Billy è nato. La madre Dorothy de Sélincourt, figlia di un uomo d’affari ricco e conosciuto è presa troppo da se stessa. Il padre Alan, caporedattore della famosa rivista Punch, scrittore di teatro, ha la passione del cricket che pratica con altri intellettuali famosi del tempo.
Billy insomma sarà accudito, amato e cresciuto da Olive, tata tutto fare. Papà Alan si rende conto presto di aver trascurato il piccolo Christopher Robin. Inizia così a scrivere dei racconti che vedono il bambino protagonista insieme al suo inseparabile orsetto di peluche. Nascono le meravigliose avventure di Winnie the Pooh.
Inaspettatamente le storie di Winnie hanno un successo travolgente e coinvolgono Christopher Robin che è al centro di un turbinio di interviste, di ammiratori, di presentazioni. Christopher/Billy però viene deriso e isolato dai suoi coetani e sprofonda presto in una crisi di depressione.
A sua volta Alan, il padre, viene riconosciuto per aver creato Winnie the Pooh e non come scrittore di testi teatrali. Solo il tempo guarirà entrambi gli animi e avvicinerà in maniera vera e profonda padre e figlio.
Commento del libro Il bambino di carta
Ambientato a Londra negli anni Venti Il bambino di carta, portando alla luce la storia di Christopher Robin e del famoso Winnie the Pooh, ricostruisce la storia della famiglia Milne, metafora di molte famiglie impreparate ad accogliere e crescere dei figli.
Nelle pagine di questo romanzo scopriremo i retroscena della creazione del simpatico orsetto che abbiamo amato da bambini ma anche un periodo storico drammatico, di passaggio e pieno di contrasti: donne che rivendicano il diritto di voto; club esclusivi per gentiluomini, accanto a reduci di guerra feriti nel corpo e nell’anima; lussuose serate di gala a teatro contro scioperi di poveri senza lavoro e senza una casa; la dimensione privata e segreta dei più grandi nomi della letteratura inglese (Sir Arthur Conan Doyle, James Barrie, Jerome K. Jerome) i perversi meccanismi del successo letterario; gli orrori prima e della seconda guerra mondiale.
I temi principali, attualissimi, del libro Il bambino di carta restano comunque l’incomunicabilità tra padri e figli e il bullismo.
Marina Migliavacca Marazza si è immersa davvero nella vita, nelle storie, nelle situazioni dei Milne creando un romanzo storico mozzafiato.
Recensione scritta da Milena Privitera
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