Di cosa parla “Il cassetto delle parole nuove” di Monica Cantieri
“Il cassetto delle parole nuove” della scrittrice svizzera Monica Cantieri racconta una storia dal punto di vista di una bambina, una ragazzina comprata in un orfanotrofio con la vista molto debole ma il cuore aperto e una mente pronta ad accogliere tutto.
Vivere nella sua nuova città, a contatto con persone dalle culture diverse, non è facile. La protagonista del libro “Il cassetto delle parole nuove” prosegue la sua storia senza che sia mai detto il suo nome, perché non è rilevante, perché così si mostra ancora di più la sua vulnerabilità e mancanza d’identità.
La piccola trova non poche difficoltà a formare le parole, a metterle assieme per dargli un senso. Nella nuova famiglia lentamente verranno svelate le complicazioni della vita e il calore dell’accoglienza.
Il padre e il nonno saranno una sorta di vocabolario per lei, che imparerà con un’idea carina a mettere insieme le parole, a scoprire il significato e a comprendere il mondo. Le parole verranno messe in dei cassetti divisi tra passato, presente e futuro e tanti sottoinsiemi, in cui sarà possibile conservare le parole e costruire una memoria.
Lentamente nel romanzo “Il cassetto delle parole nuove” il mondo sembra prendere una forma grazie alle parole messe in file, conservate e riutilizzate.
L’autrice Monica Cantieri in questo suo romanzo riesce a raccontare con leggerezza e attenzione la storia di questa bambina inserendola in una realtà complessa di una società piena di contraddizioni.