Di cosa para Il giorno che aspettiamo di Jill Santopolo
Con una scrittura semplice e come tema centrale l’amore, Il giorno che aspettiamo di Jill Santopolo (Nord, 2017) si è fatto molto apprezzare dai lettori italiani. I commenti online sono positivi e il romanzo sembra abbia travolto emotivamente chi lo ha amato.
Il libro si legge velocemente e da subito ci si sente al fianco dei due principali protagonisti, innamorati, ma le cui vite spesso prendono direzioni differenti.
C’è sincerità nella voce narrante, tribolazione per quando l’amore si perde, speranza che le mani tornino a sfiorarsi, dolore per la consapevolezza che niente è eterno e in ogni pagina leggiamo di un legame travolgente.
Trama del libro Il giorno che aspettiamo di Jill Santopolo
Tutto ha inizio il giorno più ricordato degli ultimi anni da parte di americani e non: l’11 settembre 2001. Due ragazzi si incontrano all’università e provano un’attrazione fisica e mentale istantanea. Tanto che osservando da un tetto la scena devastante dell’attentato, mentre le Torri Gemelle crollano, Gabe e Lucy si baciano e cominciano la loro storia d’amore.
Quello tra di loro è un amore senza freni, non c’è inibizione; i due ragazzi sono affamati di sentimenti, si lasciano andare alle loro emozioni e sentono che quel giorno la loro vita è cambiata, sia per l’attentato che li ha uniti nel dolore, sia per quel bacio che li ha uniti nell’amore.
“Il mondo sembrava sul punto di andare in pezzi, e a me pareva di aver attraversato uno specchio scheggiato per entrare nel luogo frammentario che c’era dietro, dove niente aveva senso, dove non c’erano più né difese né muri. In quel luogo, non c’era nessuno motivo per dirti di no.”
Ma anche ciò che appare perfetto ha le sue crepe che possono portare al crollo e Lucy decide, dopo molto tempo, di raccontare ogni cosa di questa relazione che ha lasciato ferite, che ha fatto vibrare, perdersi e ritrovarsi.
Lui aveva un sogno da sempre a cui non può rinunciare: cambiare il mondo con le sue fotografie, non riesce a starsene fermo in un posto a guardare la vita scorrere dalle mani. Così quell’amore intenso e pieno di passione, viene messo da parte perché Gabe decide di partire. Ha avuto una proposta che non può rifiutare: fotografare ciò che sta accadendo in guerra in Iraq.
Lei si sente tradita, abbandonata e continua a provare un sentimento intenso nei suoi confronti anche quando si sposerà e avrà dei figli. Il loro legame profondo non può essere reciso solo perché c’è distanza, perché per degli anni si perdono e vivono in luoghi distanti anni luce.
Non bastano tredici anni a sanare le ferite, non sono sufficienti tredici anni per dimenticarsi: l’amore è sconvolgente, anche se i corpi non si possono più sfiorare e gli occhi non si possono perdere in uno sguardo d’intesa.
“Mi hai posato una mano sul fianco e io mi sono sollevata in punta di piedi per incontrare le tue labbra. Ci siamo avvicinati, come se quel contatto potesse proteggerci da qualunque cosa fosse successa da quel momento in poi. Come se l’unico modo di rimanere al sicuro fosse tenere la mia bocca sulla tua.”
Ogni volta che si ritrovano grazie a una telefonata o una mail tra i due la scintilla riaccende il fuoco… e quel che accade dopo li unirà ancor di più… per sempre.
Commento del libro Il giorno che aspettiamo
Il giorno che aspettiamo di Jill Santopolo è un libro di un’intensità sconvolgente, come se ci fosse verità e purezza, ma soprattutto passione nelle parole della scrittrice. Ciò che fa da collante alla storia è l’11 settembre, una data che ha segnato indelebilmente tutti noi, in particolare chi quel giorno era a New York, dentro e fuori le Torri Gemelle.
Il contorno della storia, l’attentato, diventa parte integrante del racconto, influenzando le scelte dei protagonisti e questo è ciò che maggiormente mi ha colpito. Senza questa presenza costante nelle vite dei protagonisti, forse questo libro sarebbe stato simile a molti altri in cui si parla d’amore.
Jill Santopolo scrive con semplicità, senza una ricerca affannosa di termini complessi che possano dare spessore al romanzo, poiché l’amore è diretto, usa parole spesso banali ma che hanno significato per chi le dice e chi le ascolta grazie ai sentimenti che ci sono all’interno. E il modo di raccontarsi di Lucy, così scorrevole e naturale, dà al libro una verità che si avvicina a quella del lettore, che proprio per questo si sente coinvolto.
Il giorno che aspettiamo è un libro da leggere per chi si vuole lasciare trascinare da una storia che tocca i sensi e commuove.