Di cosa parla Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald
Il grande Gatsby dello scrittore americano Francis Scott Fitzgerald è un classico della letteratura americana, che ha avuto un enorme successo anche nel resto del mondo. Il libro scritto nel 1925 sembra ritrarre perfettamente l’età del jazz, mettendo in evidenza le contraddizioni del periodo.
Dal romanzo Il grande Gatsby è stato tratto, nel 2013 l’omonimo film dal regista Baz Luhrmann, che ha portato di nuovo alla ribalta il libro, con un bravissimo Leonardo DiCaprio nel ruolo del protagonista.
Trama e recensione del libro Il grande Gatsby
Il grande Gatsby racconta la storia di un uomo ricco, potente, che la maggior parte delle persone invidiano, ma che è condannato a vivere la sua infelicità. Lui, Gatsby, è un ex gangster con un passato ingombrante che spesso ritorna e un amore giovanile che lo ha segnato indelebilmente.
La voce narrante del libro è Nick Carraway, che si trasferisce proprio in una casa vicina a quella di Jay Gatsby. L’uomo non può fare a meno di notare quelle feste stravaganti che spesso vengono date a casa Gatsby in cui partecipano persone di spicco, così come non passa inosservato il fatto che quel vicino ricco è totalmente solo.
Commento del romanzo Il grande Gatsby
Nel romanzo di Francis Scott Fitzgerald si disgrega totalmente il mito americano, mostrando come ogni cosa appaia scintillante, ma priva di contenuto e come il potere non serva a conquistare il cuore della vita. Il protagonista mostra le sue fragilità pur essendo all’apparenza tutt’altra persona. L’infelicità alla fine non si può nascondere.
Sono sicuramente questi alcuni degli ingredienti che hanno resto Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald uno dei romanzi più amati dagli americani.
Nel libro si affronta il tema della solitudine senza nessun velo posato sopra e questo è forse l’elemento più interessante del libro, la verità della vita. Per il resto il personaggio principale può risultare antipatico e non destare alcuna emozione buona nel lettore.