“Il grande silenzio” di Flavio Moro: il racconto di un momento doloroso vissuto durante la Pandemia
“Il grande silenzio” di Flavio Moro è un libro di impatto emotivo, una storia personale che l’autore ha voluto condividere con i suoi lettori. La storia racconta i giorni tremendi della Pandemia, quando il Covid19 è entrato nelle nostre vite mietendo vittime e mettendo paura.
Flavio Moro in questo che si può definire un memoir, racconta i giorni peggiori del periodo. La malattia vista dall’interno, guardata negli occhi, subita, sconfitta. Parla del suo ricovero in ospedale, degli attimi che ha vissuto e condiviso con compagni di stanza e amici che poi non ce l’hanno fatta.
Ciò che colpisce di questo libro è l’assoluta mancanza di pretese da parte dell’autore che non vuole giudicare il periodo, le azioni o le reazioni, ma raccontare la sua storia. Condividere ciò che ha vissuto e come la realtà appariva ai suoi occhi, una realtà percepita e provata sulla sua pelle che gli ha dato uno sguardo completamente differente sulla vita.
Leggendo questo libro si ha la chiara percezione che il Covid19 sia stato una sorta di spartiacque tra il prima e il dopo. Già dalle prime parole de “Il grande silenzio” si denota la capacità dell’autore di indagare a fondo, di scrutare la realtà dall’interno parlando di cambiamento.
“L’inizio di ogni evento dimora in un istante preciso, né prima né dopo. Mi hanno insegnato che perfino l’universo è nato così, da un singolo attimo che poi ha iniziato a replicarsi in una catena infinita. Il riverbero di quell’istante è ancora qui, passa per i nostri giorni e si snoda verso l’eternità.”
Commento libro
Moro è riuscito a raccontare una vicenda personale, ma anche collettiva. È stato in grado di ritrarre perfettamente le sensazioni provate durante la Pandemia in un paese bergamasco nella Val Seriana. Per quanto difficile e dura sia la realtà raccontata di quel periodo che ha lasciato il segno in ognuno di noi, Flavio Moro riesce a infondere speranza con le sue parole.
In mezzo a tutto il buio del periodo, alla morte di persone care, alla condivisione di un momento di dolore, alla percezione di un pericolo che ha minato le nostre certezze, lo scrittore riesce a accende una luce, a dare conforto. E questo è il messaggio più bello che si possa rendere.