Trama, recensione e commento libro Il gusto di uccidere di Hanna Lindberg
Il gusto di uccidere arriva in libreria dopo il successo e i buoni riscontri del pubblico per Stockholm confidential. Longanesi ci propone finalmente il nuovo thriller della scandinava Hanna Lindberg.
Questa serie incentrata sulla giornalista d’inchiesta Solveig Berg può essere letta anche partendo da questo ultimo romanzo. Seguire la consequenzialità delle pubblicazioni serve solo a dare maggiore familiarità al lettore. Ogni libro di Hanna Lindberg ha un inizio e una fine, quindi potete godervi Il gusto di uccidere anche se non avete letto Stockholm confidential.
Trama libro Il gusto di uccidere di Hanna Lindberg
La giornalista Solveig Berg si trova coinvolta in un’inchiesta che la riguarda da molto vicino. Durante una manifestazione autorevole dedicata alla cucina svedese, viene uccisa la sua amica, nonché capo, Vanja Stridh.
La premiazione è appena avvenuta, le luci si spengono improvvisamente e si sente un colpo di pistola. Quando la sala in cui Vanja stava tenendo il discorso torna a illuminarsi, il suo corpo è riverso a terra.
Possibile che la rivalità che si è accresciuta tra due cuochi stellati, ex soci, abbia portato a un omicidio? Vanja si è trovata coinvolta a causa di un colpo sbagliato che non era indirizzato a lei? Oppure l’inchiesta che stava portando avanti l’ha messa in pericolo?
Sono tanti gli interrogativi che girano attorno a questo omicidio ambiguo, inizialmente senza un apparente motivo.
Solveig Berg deve andare a fondo e capire cosa sia accaduto alla sua amica. Ha pochi indizi da cui partire, ma prima di morire Vanja le sussurra qualcosa…
La giornalista comincia la sua avventura nel torbido di una società in cui ci sono troppi segreti. La pista della polizia sembra sbagliata, i sospetti che ricadono sui due chef stellati sembrano non avere credito. C’è molto di più dietro la morte di Vanja.
Ad aiutare Solveig Berg è un ex fotografo fallito, appena uscito dal carcere che ha bisogno di soldi e di rifarsi una vita.
Commento libro Il gusto di uccidere
Il gusto di uccidere dopo aver fatto entrare il lettore nel vivo della storia, con un omicidio che si realizza nelle prime pagine del libro, rallenta.
Hanna Lindberg con un linguaggio semplice e una trama da classico giallo, si sofferma sui personaggi per mostrarli in profondità.
Sono tante le pagine dedicate alla protagonista, alle sue relazioni, al suo non fermarsi dinanzi a niente. La giornalista non è in grado di godersi la sua vita privata, poiché è offuscata dalla voglia di verità. Vive per portare alla luce i colpevoli, per smascherarli. Le piace nuotare nel fango per tornare a galla con la soluzione.
Anche l’ex fotografo che viene chiamato dalla giornalista per fare il lavoro sporco, viene raccontato con eccessivo zelo. Forse questo modo di non voler tralasciare nulla dei personaggi, rallenta la lettura.
Di positivo c’è che parlare di chef, cucina e omicidio si rivela un’ottima scelta, essendo argomenti che interessano i lettori.