Di cosa parla “Il messaggio nella bottiglia” di Jussi Adler-Olsen
“Il messaggio nella bottiglia” dello scrittore danese Jussi Adler-Olsen è un libro ricco di colpi di scena, un thriller da scoprire lentamente che conduce alla soluzione di un caso particolare.
Il libro “Il messaggio nella bottiglia” si apre con il ritrovamento di una bottiglia che contiene un messaggio. La bottiglia sembra aver navigato in mare per molti anni e il messaggio è quasi del tutto illeggibile. Sembra esser stato scritto con il sangue e per questo ancora più indecifrabile.
Il messaggio finisce nelle mani dell’ispettore Carl Morck, che seppur scettico inizialmente, con il tempo si dedica totalmente al caso per risolvere l’enigma. Da subito il messaggio appare come una richiesta di aiuto.
Morck e l’assistente Assad riescono a venire a capo di qualcosa, il messaggio sembra esser stato scritto da due ragazzi, imprigionati in una rimessa per le barche. Nessuno però ha denunciato la loro scomparsa, il che appare molto strano, e non si sa se i due siano ancora vivi.
Il criminale, che si nasconde dietro le sue varie e contrastanti identità, sceglie le vittime tra i figli di persone ricche che fanno parte di sette religiose. Sequestra sempre due fratelli e una volta ottenuto il riscatto ne libera uno uccidendo l’altro, per comprare in questo modo il silenzio della famiglia.
Durante l’indagine de “Il messaggio nella bottiglia” questo strano caso sembra intrecciarsi a reati che avvengono proprio in quel momento, per questo l’indagine diventa sempre più interessante e deve essere risolta nel più breve tempo possibile.
“Il messaggio nella bottiglia” di Jussi Adler-Olsen è un romanzo ben intrecciato, che pone l’attenzione su diversi aspetti del crimine, ma non trascura i personaggi, analizzandoli sin con troppo accuratezza. Il libro sarà sicuramente apprezzato da tutti gli amanti di Jussi Adler-Olsen, che non resteranno delusi da questo suo nuovo thriller.
