Recensione Libro “Il mio inverno a Zerolandia”

Citazione “Me lo devo ricordare, anche se so che niente sarà più com’era, niente torna uguale a se stesso. Quel bisbiglio sommesso è tutta la felicità che conosco.”
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Di cosa parla “Il mio inverno a Zerolandia” di Paola Predicatori

“Il mio inverno a Zerolandia” è l’esordio letterario di Paola Predicatori, un libro che merita attenzione, soprattutto per le sensazioni che smuove nel lettore.

Raccontando la trama del romanzo, “Il mio inverno a Zerolandia” potrebbe apparirci banale, per nulla originale, ma è evidente dalle prime pagine che il libro merita tutta la nostra attenzione.

Alessandra ha diciassette anni e perde la madre dopo una malattia. Oltre la nonna non ha nessuno, a parte le due amiche della mamma che cercano di starle vicino. Alessandra è all’ultimo anno del liceo e dopo la morte della persona con cui ha condiviso i respiri, si sente persa e abbandonata.

Improvvisamente tutto cambia e lei vuole solo essere lasciata in pace per poter vivere il dolore e ricordare tutto quello che il tempo potrebbe sbiadire del suo rapporto con la madre. Quando ritorna a scuola, si siede a un banco diverso da quello in cui stava, accanto a un ragazzo che tutti chiamano Zero, perché considerato una nullità.

La vicinanza di Zeta, così iniziano a chiamarla i compagni, con quel ragazzo taciturno le fa bene, non ha bisogno di dover spiegare, di dover rispondere e con i giorni Alessandra si rende conto che Zero ha delle qualità nascoste che lo rendono migliore degli altri.

Probabilmente per il loro modo di intendere la vita, per la solitudine che attanaglia Zeta e Zero, l’esclusione dal resto li rende complici e nel tempo nasce una storia che è più un perdersi che un trovarsi. Ma il loro rapporto li aiuta a essere se stessi, ad affrontare le difficoltà durante il loro inverno a Zerolandia.

Nel romanzo oltre a un contatto intimo con i sentimenti di Alessandra, c’è la storia di due ragazzi che si sentono schiacciati dalla vita, c’è l’importanza che rivestono gli altri nel percorso di ognuno, c’è la necessità di non lasciarsi andare.

Paola Predicatori nel romanzo “Il mio inverno a Zerolandia” tira fuori il cuore e l’anima, ci mette a contatto con sentimenti puri e contrastanti, ci fa stare dalla parte di Zeta e Zero affinché il loro inverno a Zerolandia sia riscaldato dai loro sentimenti.

Un bel libro, che consigliamo di leggere e che lascia in sospeso una domanda a cui solo noi, con il tempo, possiamo dare risposta “Cosa diventano le persone che non ci sono più, ciò che è stato o tutto ciò che è mancato?”.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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